Il caldo Sud, terra promessa degli americani

Il caldo Sud, terra promessa degli americani L'ultimo censimento rivela che il Nord-Est industriale si sta spopolando Il caldo Sud, terra promessa degli americani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Gli americani sono tra 225 e 230 milioni: si stanno spostando dal Nord-Est industriale — Boston, New York e Washington — verso il Sud, soprattutto il Sud-Ovest — Las Vegas, San Francisco, Los Angeles — e sono una razza sempre più mista, in prevalenza per l'immigrazione latino-americana. Lo ha accertato il censimento compiuto quest'anno, il primo dal 1970, intorno a cui sono già scoppiate polemiche, e addirittura vertenze legali, per le conseguenze che potrebbe avere sul piano politico. Rispetto al '70, la popolazione Usa, che era allora di circa 205 milioni, è aumentata di almeno 111 per cento, probabilmente di più. Una buona metà dell'aumento, 10 milioni e oltre, è avvenuta nei tre Stati in maggiore espansione, la California, il Texas e la Florida, ribattezzati subito l'«America del futuro». Percentualmente, tuttavia, il record appartiene al Nevada (un aumento del 63 per cento) seguito dall'Arizona (il 52 per cento). Che cosa spinge gli americani a lasciare il Nord-Est per il Sud-Ovest? Innanzitutto il clima, freddo nella prima regione, caldo nella seconda. Poi il minor costo della vita: con l'eccezione della California, è più facile vivere nella zona del Pacifico che in quella dell'Atlantico. Per ultimo, il boom delle industrie più moderne, dall'elettronica all'aeronautica, che ha creato un centro economico alternativo a quello dell'Ottocento. Nel '70, la California era già lo Stato più popoloso, con circa 20 mùioni di persone, seguito da New York con circa 18, dalla Pennsylvania con circa 12 e dal Texas con circa 11. Adesso, la California ha consolidato la sua posizione, avvicinandosi ai 24 milioni di abitanti (essa è la settima potenza economica al mondo). New York è rimasto secondo con 19 milioni di abitanti (ed è la nona potenza economica al mondo). Ma il Texas ha scavalcato la Pennsylvania, superando i 14 milioni di abitanti. Questi spostamenti interni si sono riflessi anche sulle metropoli. New York, la «grande mela», rimane la regina, pur avendo perso una modesta parte della sua popolazione a favore delle città satelliti e delle campagne, e si è assestata sui 7 milioni e mezzo. Ma Los Angeles ha spodestato dal secondo posto Chicago, «la ventosa». L'antica colonia messicana conta oggi oltre 3 milioni e mezzo di abitanti, contro i 2 milioni 750 di prima. Chicago è scesa di poiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiii che decine di migliaia a 3 milioni. In censimento non fa proiezioni per il '90 né per il 2000. Ma considera inarrestabile il parziale declino del Nord-Est e della regione dei grandi laghi, Michigan, Illinois, Ohio, a favore di quelle più privilegiate dalla natura. La sua attenzione si concentra su Stati come il Colorado, nelle Montagne Rocciose, ricchissimo di minerali o come quello di Washington, che assicura i collegamenti con le terre del petrolio, il Canada orientale e l'Alaska. Perché le polemiche e le vertenze legali? In base alla Costituzione, la distribuzione degli americani nel loro territorio comporta una ridistribuzione delle rappresentanze in Parlamento. Un esempio: la California prevede di conquistare tre nuovi seggi, tra deputati e senatori, salendo a 48, e lo Stato di New York rischia di perderne due, scendendo a 42. Ciò si traduce in maggiore o minore influenza sul potere legislativo e quindi sul governo. La prima a muoversi è stata Chicago, alla quale non va di perdere la posizione di privilegio di seconda città. Essa ha ottenuto dal tribunale un'ingiunzione a rifare il censimento. Sulle sue orme è scattata New York, per ora in sede solo amministrativa. Entrambe le città sostengono che nelle loro aree non sono stati calcolati molti stranieri, sono andate perdute schede e via di seguito. Poiché il direttore del censimento. Barabba, non vuole rifarlo, né correggere i dati, gli effetti costituzionali potrebbero venire «congelati». I dati completi del censimento non sono ancora stati pubblicati (tanto che quelli di New York restano ufficiosi). Si ignora perciò adesso la composizione, per età, sesso, professione ecc. degli abitanti. Ma come orientamente generale, si ipotizza una prevalenza delle donne sugli uomini, dei giovani sugli anziani, e uno spostamento della manodopera dal settore industriale a quello dei servizi. La radiografia della superpotenza sarà sicuramente molto interessante, e. c.