Il Pentagono non smentisce rischiosi incidenti atomici
Il Pentagono non smentisce rischiosi incidenti atomici Un documento ne elenca 27, dal 1950 al '75 Il Pentagono non smentisce rischiosi incidenti atomici Nel '61, un B52 sganciò due bombe in America, una,quasi per miracolo, non scoppiò - Era 1800 volte più potente dell'ordigno di Hiroshima NEW YORK — NegU ultimi vent'anni, gravissimi incidenti hanno coinvolto l'arsenale nucleare Usa, esponendo il mondo al rischio di un olocausto. Gli incidenti sono sempre stati tenuti nascosti. Ma un rapporto del Pentagono, di prossima pubblicazione, sta per renderli pubblici. Il rapporto è finito nelle mani dell'agenzia di stampa Reuter, e i principali giornali americani lo hanno ripreso con evidenza. Degli incidenti, non smentiti dal governo, il più spettacolare è uno accaduto a Goldsboro, nel North Carolina, il 24 gennaio del '61. Una super fortezza volante B-52, precipitando a terra, sganciò in quel¬ la data due bombe nucleari. Una s'infranse al suolo senza esplodere, grazie ai dispositivi di sicurezza di cui era dotata. L'altra, frenata da un paracadute che s'impigliò in un albero, fece scattare cinque dei sei dispositivi. Ha scritto la Reuter che un miracolo ha permesso al sesto di resistere. Secondo l'agenzia, la bomba era di 24 megatoni, cioè 1800 volte più potente di quella scoppiata a Hiroshima nel '45. n documento segreto del Pentagono elencherebbe ben 27 «Broken Arrows», il termine in codice che indica gravissimi incidenti atomici. Il periodo preso in considerazione è quello che va dal '50 al '75. Citando altre fonti dello stesso Pentagono, la Reuter sostiene però che gli incidenti furono almeno 10 in più. Un gruppo privato di ricerca, il «Centre for Defense Information», sostiene addirittura che ammontarono a 95. Verrebbero tuttora occultati gli incidenti «cosi pericolosi che la sola discussione causerebbe crisi internazionali». Un portavoce del Pentagono, da noi interpellato, ha smentito le dichiarazioni del «Centre for Defense Information». Ha smentito altresì che una bomba di 24 megatoni fosse stata coinvolta nell'incidente di Goldsboro. Ma ha definito «possibili» gli incidenti. Le cronache degli anni del dopoguerra non sono ricche di notizie di incidenti atomici. Il periodo più allarmante fu quello del '68. Due bombardieri nucleari Usa precipitarono allora a Palomares in Spagna e a Tuie in Groenlandia. Fuoriuscirono dalle bombe notevoli quantità di plutonio radioattivo, al cui recupero vennero dedicati mesi di pericoloso lavoro. Più di recente, nel settembre di quest'anno, esplose negli Stati Uniti un missile Titan II. uccidendo un soldato e ferendone alcuni altri. Secondo il «Centre for Defense Information», quello stesso mese scoppiò però un incendio a bordo di un B52 che trasportava una trentina di armi atomiche, non meglio identificate. Non è la prima volta che il Pentagono prepara docu¬ menti segreti del genere, allo scopo di renderli pubblici in un secondo tempo. La procedura è complessa, ed è capitato che nel testo finale fossero omessi gli episodi più inquietanti. Nell'ultimo rapporto dato alle stampe alcuni anni fa. il Pentagono aveva elencato solo 13 incidenti. Il ministro della Difesa Brown è stato spesso interpellato in merito e ha risposto che ogni anno «aumentano le misure precauzionali». «I sistemi di sicurezza sono stati riesaminati e modificati», ha dichiarato la scorsa estate, quando per un cattivo funzionamento dei computers della difesa aerea si era creduto che i sovietici stessero attaccando l'America. In quell'occasione, cacciabombardieri nucleari, fortunatamente subito fermati, erano partiti al contrattacco. Gli incidenti militari atomici sono stati numerosi anche nell'Urss; nel '61. quando Kruscev visitò le Nazioni Unite; e quest'anno, quando sarebbe rimasto ucciso anche un generale.
Persone citate: Brown, Kruscev, Palomares
Luoghi citati: America, Groenlandia, Hiroshima, Hiroshima New York, North Carolina, Spagna, Stati Uniti, Urss, Usa
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