Il Papa chiede a 12 Nobel « dialogo » tra scienza e fede
Il Papa chiede a 12 Nobel « dialogo » tra scienza e fede Confronto-incontro nella Città del Vaticano sulla sovrappopolazione Il Papa chiede a 12 Nobel « dialogo » tra scienza e fede Tre scienziati invitano Wojtyla a mitigare i divieti al controllo artificiale delle nascite CITTA' DEL VATICANO — Per la prima volta papa Wojtyla si è incontrato ieri mattina con dodici Premi Nobel, massimi rappresentanti della scienza alla quale il pontefice guarda con interesse per superare le controversie simboleggiate dal «caso Galilei». Sceso dal trono, si è seduto al centro del semicerchio e ha chiesto ai Nobel «un costruttivo dialogo- tra scienza e fede, nell'interesse dell'umanità. La risposta è stata un appello nel quale gli scienziati riconoscono alla Chiesa «una posizione unica per fornire una guida inorale su scala mondiale»; ma tre dei «cervelli» hanno anche sollecitato il Papa a mitigare le rigide norme cattoliche che vietano il controllo artificiale delle nascite. E' stato il primo confronto-incontro, a conclusione del Simposio sul tema «L'uomo tra speranze e minacce-, orga- nizzaato a Roma dal Movimento Internazionale «Nova Spes-, fondato e presieduto dal card. Franz Koenig. primate d'Austria. L'inglese Maurice Wilkins, uno degli scopritori del «Dna» (la molecola dell'informazione genetica) ha letto al pontefice l'.ap- pello all'umanità». «Noi riteniamo che lo scienziato debba possedere una spiccata sensibilità etica e che sia desideroso di rompere la tradizionale separazione — e talvolta anche opposizione — tra scienza e religione. Le Chiese chiaramente possono avere un ruolo positivo nel cercare di raggiungere questo scopo ed in particolare riconosciamo che la Chiesa Cattolica si trova in una posizione unica per fornire una guida morale su scala mondiale-. E' il punto centrale del documento che collima con la strategia del pontificato rivolta a proporsi come leadership delle forze spirituali del mondo da contrapporre alla «civiltà materialistica-. Tuttavia nel successivo colloquio — che ricorda analoghi incontri del card. Wojtyla, arcivescovo di - Cracovia — tre Nobel (il francese Dausset. medico, i belgi De Duve e Pri- gogine, medico ed economista), parlando dei problemi della sovrappopolazione hanno chiesto al pontefice la revisione della dottrina cattolica contro la limitazione artificiale delle nascite. Altri Nobel — come i professori Eccles, von Kayek, Klein, Fischer — hanno trattato, secondo le specifiche competenze, di manipolazione genetica, di ingiustizie economiche, di necessità della tolleranza, di mortalità da epidemie o da minacce nucleari. L'unica donna presente come Premio Nobel, l'americana Rosalyn Yalow, ha pregato il Papa di non dimenticare il mondo femminile. Giovanni Paolo II. rispondendo in francese ai quesiti, ha detto — secondo attendibili fonti — che la Chiesa deve preoccuparsi non solo della salute fisica dell'uomo, ma di tutto l'uomo come valore; ha ricordato, nel campo della natalità, «lo spazio lasciato alla paternità e maternità responsabile-. Nel discorso ufficiale in inglese, papa Wojtyla ha accennato al prossimo viaggio a Hiroshima, per ammonire che «il futuro dell'umanità si gioca sulla base dei valori etici di fondo-. Quindi, le conquiste scientifiche portano benefici, ma possono anche condurre a una «radicale disumanizzazione-, se non sono guidate da preoccupazioni morali. Scienza e teologia (cioè fede) devono «sviluppare tra loro un dialogo costruttivo per esplorare l'affascinante mistero dell'uomo e sventare le minacce che purtroppo incombono Nel pomeriggio, i Premi Nobel hanno incontrato scienziati italiani all'Accademia dei Lincei, presenti il ministro dei Beni culturali, Biasini, il nuovo presidente prof. Giuseppe Montalenti e il card. Koenig. Lamberto Fumo
Luoghi citati: Austria, Citta' Del Vaticano, Città Del Vaticano, Cracovia, Hiroshima, Roma
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