Chomsky ammette di avere sbagliato

Chomsky ammette di avere sbagliato LA POLEMICA SULL'OLOCAUSTO Chomsky ammette di avere sbagliato PARIGI — Noam Chomsky è pentito? Il famoso linguista, uno dei leader dell'America progressista, ha ammesso di avere sbagliato a scrivere la prefazione a Memoria a difesa, con la quale ha suscitato polemiche in Europa e negli Stati Uniti. Nell'odioso pamphlet, Robert Faurisson, Ubero docente di storia, ribadisce tesi che fecero scandalo in Francia e gli valsero l'allontanamento dall'Università di Lione: «Le camere a gas non sono mai esistite nei Lager nazisti e il genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale è stato una pura invenzione propagandistica». In una lettera allo scrittore francese Jean-Pierre Faye, che aveva inutilmente tentato di convincerlo a non fare la prefazione del libro, che è uscito in questi giorni, Chomsky scrive di essere stato tratto in inganno dal nome della casa editrice («La Vieille Taupe», gauchiste, nata come espressione del maggio 1968) e dal fatto di non conoscere gli scritti di Faurisson. Chomsky spiega che avrebbe voluto fare di quella prefazione, nella quale specificava di non aver letto il libello, una 'dichiarazione sulle libertà civili», una sorta di difesa assoluta del principio della libertà d'espressione senza condizioni. L'intellettuale inoltre precisa, nella lettera a JeanPierre Faye, di aver alla fine chiesto all'editore di non pubblicare la dichiarazione, o almeno di pubblicarla separatamente dal pamphlet di Faurisson. Cosa che invece non è avvenuta.

Persone citate: Chomsky, Faurisson, Jeanpierre Faye, Noam Chomsky, Pierre Faye, Robert Faurisson

Luoghi citati: America, Europa, Francia, Parigi, Stati Uniti