Una «valanga» di oggetti utili per la casa dell'aspirante cuoco di Alessandra Comazzi

Una «valanga» di oggetti utili per la casa dell'aspirante cuoco Una «valanga» di oggetti utili per la casa dell'aspirante cuoco La gallinella di terracotta è 11, in vetrina. Sembra un soprammobile normale, e invece nasconde un gran segreto: ci si può seminare l'insalata, che poi cresce e diventa tenera e pronta per essere mangiata. E' la «cressetiera», in vendita in un grande negozio del centro di Torino, prezzo dalle 10 alle 20 mila lire, secondo le forme: un regalo pratico, e anche originale, per chi ama la verdura fresca e non vuole correre a comprarla tutti i giorni. I semi di insalata si mettono a bagno, poi vengono applicati nelle scanalature della statuetta, precedentemente riempita d'acqua: il «prodotto» sarà pronto dopo una decina di giorni. Questo è uno degli esempi di doni pratici, ma molto attuali, dati i tempi. « Una volta — dice un negoziante — venivano messi in vendita appositamente per il Natale degli articoli particolari: adesso tutto diventa regalo. Gli attrezzi da campeggio, i piccoli elettrodomestici, gli accessori per la casa. Molti aspettano questa occasione per regalare qualcosa dì utile, che serva e che aiuti a far serbare un buon ricordo di chi ha donato*. Non ci sono più gli arrotini, i vecchi «mulita» da cui periodicamente si portavano ad affilare forbici e coltelli. Bene, con il piccolo strumento che costa circa 8000 lire, l'operazione si può compiere tranquillamente a casa propria. La crisi energetica invita al risparmio, in molte case si cerca di consumare meno gasolio, ma il freddo si fa senti re: allora per quarantamila li re o poco più, secondo i mo delli, si può donare uno scaldapiedi, una specie di guantone per le estremità intirizzite. Curarsi con le erbe è di gran moda «e infatti vendiamo molto le tisaniere» afferma Renzo Zinetti, direttore di negozio — dove preparare gli infusi per gli acciacchi di stagione. Possono essere bianche o decorate, e costano 15 mila lire circa. Un'altra proposta è per la terracotta, abbinata alla voga del rustico: il piatto per la spaghettata è sulle 17 mila lire, per i servizi completi naturalmente i prezzi salgono*. Quest'anno si usa molto anche l'ottone: nelle forme più diverse, ma sempre pratiche: appendichiavi, ferma¬ carte, reggilibri. La gamma degli articoli da scrivania comprende anche gli oggetti in travertino, dalle 10 mila lire in avanti. Se si volesse regalare un «nécessaire» completo da scrittoio in pelle, la cifra salirebbe, e di molto: si può arrivare anche alle 600 mila lire. A chi ha la tendenza al disordine si può donare la serie di sacchetti «porta»: scarpe, palline da tennis o da golf, biancheria, pigiama. Con diecimila lire più o meno si riconduce il disordinato alle sue responsabilità. Sono ritornate molto nell'uso casalingo anche le scatole decorate, che ricordano Gozzano e «le piccole cose di pessimo gusto». Ci si può riporre caffè, zucchero, biscotti, che si conservano meglio e non vengono cosi relegati nei tanto anonimi barattoli. Per chi si diletta di cucina, vanno sempre bene i guanti da forno coloratissimi (dalle 6 alle 10 mila lire) e i grandi grembiuli di incerata, da donna e da uomo. Per i cuochi, aspiranti o provetti, è molto gradito quello che imita il kilt scozzese: «Ne avevamo molti e sono andati a ruba*, assicura Mario Manna, direttore di un altro grande negozio del centro. Il destinatario del regalo non è un buongustaio, ma uri uomo d'affari che ogni giorno deve sapere le sue potenzialità fisiche e intellettive? Un'idea potrebbe essere quella della calcolatrice con il bioritmo, che quotidianamente for nisce i dati, una volta impo stata la data di nascita, di chi ne deve usufruire, delle disponibilità di quel giorno. Il prez zo? Dalle 50 alle 100 mila lire. «L'impostazione è scientifica — dice Manna — e serve a dare un'indicazione generale dell'andamento della giornata. Sembra che vi fossero sottoposti gli astronauti della Nasa, prima di partire per i loro viaggi spaziali*. Sempre in tema di calcolatrici, oltre alle macchinette adatte a chi studia, con trigonometria incorporata, ci sono quelle con la sveglia, non soltanto sibili elettronici, ma anche concertini veri e propri, Beethoven (le prime note di «Per Elisa») compreso: 66 mila lire. Per chi viaggia, ecco i «display» luminosi che forniscono la traduzione simultanea delle frasi impostate in italiano. Il bagaglio disponibile è di un migliaio di parole; le lingue sono praticamente tutte quelle desiderate, basta inserire la programmazione giusta. Il prezzo in questo caso aumenta e supera le 200 mila lire. Una bella penna stilografica o a sfera è sempre un regalo di prestigio, oltre che utile. Anche qui i prezzi variano molto, secondo le marche, i modelli, il materiale. L'elettronica, comunque, ha invaso anche questo settore, presentando sul mercato la penna con l'orologio a cristalli liquidi: linea moderna e dinamica «a differenza di gualcite anno fa — sottolinea Mario Manna — quando non si riusciva ad abbinare le due esigenze, precisione dell'orologio ed estetica della penna*. Prezzo, dalle 43 alle 55 mila lire. Infine per Natale si organizzano viaggi in terre lontane, si controllano i posti in cui conviene andare: il mappamondo ha sostituito l'atlante. Non solo, ma il mappamondo deve essere luminoso: storia vecchia, si, ma non nel modo di accenderlo. Basta un battito di mani, tac, e il nostro mondo si illumina. Ma con un altro colpo, eccolo ritornare nel buio più completo. Alessandra Comazzi lrspltmc

Persone citate: Beethoven, Manna, Mario Manna, Renzo Zinetti

Luoghi citati: Torino