...e io come lo contraccambio?

...e io come lo contraccambio? ...e io come lo contraccambio? «/n che giorno siamo? Oh Dio, ma è possibile? Impazzirò, ho ancora tutto da fare. E stamani han pure telefonato i cugini di Lugano che verranno giù coi due figli, perciò altri quattro regali da comprare. Vedo che mi cresce un cuore con su scritto poison, magari lo dò al Ferdinando, così me lo tolgo. La Piera preferirà la bottiglia col veliero o quella che suona? Sapessi almeno a chi riciclare il portacenere a forma di guantone da boxe, che ricevetti l'anno scorso. Alla Giovanna, ai Borghini? Debbo anche trovare qualcosa per lo zio senatore, un bel tartufo andrebbe, ma costerà un patrimonio. Chissà se all'Osvaldo ho già regalato l'osso di cervo per le scarpe. Ah, che incubo, mi sparerei'. E' l'eterno, schizofrenico monologo prenatalizio d'una quantità di donne che, regolarmente ogni anno, si lasciano coinvolgere dalla frenesia della vigilia e corrono stravolte da un capo all'altro della città, balbettando nei negozi perché non ricordano se la sveglia elettronica da tavolo è per il dottore o l'amico commercialista. Ma che volete? Recessione o no, terremoto o meno (il nostro, lo sappiamo, è un Paese che piange commosso e asciuga presto le sue lacrime), Natale resta Natale, un giorno fuori del tempo, anzi «la festa della serenità e dell'impegno' come hanno detto alla tv. Perciò una signora di mia conoscenza, che ha un marito dei Pesci, quindi attirato da tutto quanto è marino, gli regalerà a Natale un magnifico acquario, con le più squisite varietà di «giapponesi- perlacei e nerodoratl Prezzo astronomico e lei non ce l'avrebbe fatta se il venditore non le fosse andato incontro per il pagamento: un terzo in contanti, il resto in cambialette a carico dello sposo. E c'è la signora che da oltre un mese va per antiquari, alla ricerca d'una bambola d'epoca. Il marito ha quest'hobby, costosissimo: basti sapere che due bambolotti in legno settecenteschi hanno raggiunto la cifra record di venti milioni a un'asta di Sotheby. Lei però, dice trionfante, ha scovato da un rivendugliolo una bambola tedesca primi di secolo, con faccia in bisquit e capelli veri, per una bazzecola. Che brave, queste mogli impegnate. Gli hobbies, certo, facilitano molto. E poiché l'uomo con pallino è ormai tirato a innumerevoli esemplari, parecchie donne natalizie vanno sul liscio. Alcune han solo da sfogliare qualche opuscolo del «fatelo da voi», sorta di bibbia dell'hobbista: li, con una spesa oscillante dalle quindici alle trentacinquemila lire, possono sbizzarrirsi, per esempio, fra il trapano elettrico a prova di muro, la pistola a spruzzo con getto regolabile, il seghello alternativo a due lame eccetera, tutti attrezzi «che si pagano da sè, basta un lavoro in casa» afferma ii dépliant. Se poi si tratta dello scapolo faccendiere, per vocazione o necessità portato a giostrare intorno ai fornelli colei che ha un partner di questa specie (fortunata o no, dipende) non sbaglia, orientandosi verso qualche spremi-impasta-affetta-macina-frulla elettrico, o le pentole con disegni d'autore, ovviamente firmali. Se lo scapolo ha la passione degli animali domestici gli regali il delizioso e giocherellone borunduk, scoiattolo striato che costa assai meno di un cane e non va fatto scendere per la pipì, essendo avvezzo alla gabbia. Se invece è un fanatico sciatore, il giaccone di lycra imbottito, e trapuntato a coulisse, provvisto di paraorecchie e manopola col contachilometri, gli attacchi a bloccaggio diffe renziato, o gli sgargianti, mostruosi scarponi da discese sulla luna (anche quella, probabilmente, di polistirolo espanso). Ma se l'uomo non salda, non spruzza, non trapa na, non cucina e non scia, perché allergico agli sforzi? Trepido interrogativo che risuona da un estremo all'altro della jungla natalizia, brulicante di donne a caccia di regali e per lo più esagitate. Molte, rinunciando al piacere della sorpresa, hanno chiesto all'ometto della loro vita: «C'è qualcosa che desideri?», ottenendo in risposta un apatico non saprei, uno stracco non mi manca niente. Allora? Signore mie, resta pur sempre il lato debole, ormai vistoso anche nel maschio. Anche in lui s'è introdotta da tempi,, come un cavallo di Troia, la paura d'invecchiare, d'essere scavalcato, nella corsa alle promozioni e alla seduzione, da uomini con la pelle più liscia o il cranio meno disadorno. Aiu tatelo, perciò, ad aiutar la natura, offritegli una delle tante linee for men complete d'ogni voce, dalla maschera anti-rughe, all'abbronzatura-lampo, alla colonia dall'aroma virile «che spinge qualunque donna alla resa incondizionata». L'uomo miderno è anche afflitto, sovente, dal «complesso di' leone» e patisce se non possiede una folta criniem A lui quindi, il frontino o lo zucchetto in capelli veri, che mascherano le stempiature o la molesta chierica. Questo toupet, applicabile con nastro adesivo o un'autentica cucitura (una dermatologo amica ha fatto l'incredibile scoperta, esaminando la testa d'un paziente affetto da orticaria), resiste alla doccia, al vento, alle onde e, più comodo d'una dentiera, non richiede d'esser tolto di notte, c. g.

Persone citate: Borghini

Luoghi citati: Lugano