Pressioni sulle Fiat la Borsa perde 0,6%

Pressioni sulle Fiat la Borsa perde 0,6% Alla vigilia di un'operazione positiva Pressioni sulle Fiat la Borsa perde 0,6% MILANO — Proprio nelle ultimissime battute il rinvio dell'accertamento del prezzo di chiusura delle due Fiat per eccessivo ribasso ha destato non poca sorpresa tra gli operatori, i quali, peraltro, sembrano aver giustificato l'evento come un semplice •incidente» senza lasciarsi coinvolgere in reazioni Improvvise ed emotive. E' evidente che si è trattato di una speculazione al ribasso; specie se si tiene conto che la perdita del titolo è avvenuta proprio alla vigilia di un aumento di capitale chiaramente vantaggioso per l'azionista e ohe avrebbe dovuto, perciò determinare una reazione opposta. Il comportamento delle Fiat è emblematico in un mercato che ha portato a termine l'ultima seduta dell'anno borsistico 1980 in una atmosfera nervosa, che ha finito per provocare ampi contrasti nei prezzi. L'indice Comit è sceso da 159,44 a 158,49 (—0,60%); quello del «Sole - 24 Ore» è sceso da 66,01 a 65,00 (—1,53%). Le incertezze internazionali, le prospettive di un nuovo aumento del prezzo del petrolio, oltre ad esigenze tecniche, hanno Indotto gli operatori ad alleggerire le posizioni. Le vendite, che hanno caratterizzato l'Inizio della seduta, hanno imposto qualche sacrificio nei prezzi e solo in seguito hanno trovato un più pronto assorbimento, peraltro limitato a pochi valori, grazie ad azioni di sostegno in considerazione del fatto che i prezzi odierni concorreranno alla formazione dei prezzi di riporto di dicembre. Interventi tonificatoli si sono avuti sulle Rinascente (+5% con il titolo privilegiato e +2,8% su quello ordinario) e sulle Ciga, che hanno toccato un nuovo massimo a 9900 (+6,2%) anche a seguito del ripetersi di voci circa una presunta «Opa». In ripresa sono apparse anche le Ifil (+17,9%). Calz. Varese (+9,5%), Gim (+6%), Cementir (+4,8%). Comit (+3,9%), Perlier e Italmobillare (+3,1%), Italce- menti e Interbanca (+2,8%), le due Toro (+2,4%) e Olivetti priv.(+l,3%). Su basi cedenti sono terminate le Linificio risparmi (—12,2%). Burgo priv. (—7,7%), Slp (—5,7%), Iniz. Edilizia e Latina priv. (—5,5%), De Angeli e Stet (—5%), Italgas e C. Erba (—4,5%), Trafilerie e Burgo (—3,7%), Smi e Sarom (—3,5%), Italcable (—3%), Mediobanca, Cred. Varesino e Incendio (—2,6%), Ifi priv. (—2,3%), Bil e Viscosa (—2%). Per quanto riguarda le Fiat il titolo ordinario è terminato a 3251 contro 3581 di lunedi mentre quello privilegiato ha concluso a 1925 contro le 2151 di lunedi. Attività modesta sul mercato obbligazionario con frazionali progressi per le Enel indicizzate e per i Cct. Anche a Torino il mese borsistico di dicembre si è chiuso sotto segno negativo, con diffuse flessioni fra gli Assicurativi e i Finanziari. In forte ribasso le Fìat al listino. Reddito fisso trascurato.

Persone citate: De Angeli

Luoghi citati: Latina, Milano, Torino, Varese