Dieci «corazzieri» e poi Conti

Dieci «corazzieri» e poi Conti Dieci «corazzieri» e poi Conti Liedholm ha studiato la tattica a misura delle caratteristiche fisiche dei giocatori - Falcao cambia posizione, ma per i compagni è ormai un punto di riferimento . DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE — Liedholm voleva i due punti, non ha lasciato Firenze soddisfatto. Per lui è stata una -occasione persa», e cosi per la prima volta è uscito allo scoperto. Dopo tanta acqua gettata sul fuoco dell'entusiasmo dei tifosi giallorossi, adesso anche l'allenatore comincia ad autorizzare, avallare, grosse speranze. Manca solo la parola «scudetto» nei suoi discorsi, non la pronuncerà mai, ma è chiaro che alla sua squadra crede, e non poco. Neppure la miglior Fiorentina della stagione gli ha fatto accettare il pareggio. Quando un tecnico comincia a guardare troppo il risultato, oltre al gioco, vuol dire che qualcosa è cambiato a livello dei suoi traguardi. Agli osservatori la Roma è piaciuta, e questo conta per il domani giallorosso. E' piaciuta pur trovandosi di fronte un avversario rabbioso, a tratti scatenato, spinto in avanti dagli a fondo di Antognoni (stupendo individualista, ma non parliamo di uomo-squadra) e dai sussulti di Casagrande il quale — lunghi capelli al vento — pareva un folletto quando si trovava a lottare con Di Bartolomei o Ancelotti. suoi rivali a centrocampo. Liedholm ha scelto la tattica giusta per il «materiale» a disposizione, per un allenatore è il massimo. Bruno Conti (1,70) è il «nano» della Roma, tutti gli altri sono dei marcantoni oltre l'l,80, con molta potenza e scarso sprint (che non vuol dire scarso movimento, ma indica la poca predisposizione alla manovra che non sia corale, a una tattica che obblighi a frequenti cambi di marcia). E per sostituire Santarini (1,80). Liedholm ha scelto il diciannovenne bresciano Dario Bonetti (1.82), tanto per non intaccare le caratteristiche della squadra. Fra i colossi dai piedi più o meno buoni, è stato inserito quest'anno Falcao, alto e smilzo, capacità di vedere il gioco e di fare girare la squadra attorno a lui. Se la Roma corre un pericolo, è nelle idee volubili del brasiliano, che pare avere tale ascendente anche sul tecnico da decidere di persona la posizione da assumere in campo. Ha iniziato la stagione da centromediano metodista, a protezione della difesa e a sostegno dell'attacco, ma da due giornate si è spostato in avanti, chiamando indietro Ancelotti che solitamente faceva coppia con Pruzzo in fase offensiva. La squadra, comunque, è legata a Falcao e lo ringrazia, la manovra non è veloce ma precisa, ogni giocatore trova accanto il compagno in posizione di ricevere la palla. Il brasiliano ha assorbito senza troppi pianti il «no» della Federcalcio alla sua partecipazione al Mundialito (per accontentare il et. Tale Santana, avrebbe dovuto saltare due gare di campionato e partire già oggi per il Brasile) e ha deciso di passare le vacanze di fine anno a casa sua. a Porto Alegre. -Il Mundialito — ha detto — lo vedrò in televisione, spero solo che mi tengano un posto in nazionale pensando alla Spagna '82». Cosi sistemata, sul campo e nello spirito, la Roma può disputare un campionato di testa, sino a quando Bruno Conti (l'unico capace di violenti strappi, di penetrare in velocità nelle difese avversarie per arrivare al tiro o al cross) manterrà l'attuale invidiabile condizione atletica, sotto la spinta dei trionfi personali in maglia azzurra. Punto debole giallorosso, per contro, le difficoltà della difesa quando è attaccata in contropiede, con palla bassa, con azioni rapide. Spinosi ha perso qualche battuta, domenica, ma senza troppi danni. Chi ha avuto grossi danni è stato Daniel Bertoni, espulso da Casarin con eccessiva severità al rientro dopo la lunga squalifica (tre giornate). Ieri i giocatori della Fiorentina si sono ritrovati attorno a Desolati che si è sposato con la giovane Lisa Rotili. Dopo i con¬ fetti, il lancio del riso, i brindisi, tutti a consolare Bertoni il quale a gara finita era rientrato a Montecatini dove abita, chiudendosi in casa rifiutando ogni commento. Ieri a Firenze. Bertoni si è incontrato con il presidente Ranieri Pomello, il quale per una volta non se l'è sentita di invitare il giocatore a calmarsi, in campo. Adesso Bertoni aspetta le decisioni della Lega: se gli toccherà una nuova squalifica per due giornate, con ogni probabilità andrà in Argentina per il Mundialito. Menotti l'aspetta, se non arriva in extremis. Falcao non l'invidia, comunque. Lui sta bene a Roma e alla Roma che ha, dice «un pubblico brasiliano». Bruno Perucca

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