In arrivo il delle api
In arrivo il delle api In arrivo il delle api TORINO — Bussa alle porte dell'Italia il nemico che potrebbe nel giro di pochi anni distruggere tutti gli alveari. E' la «Verroa .lacobsoni». un pericoloso parassita la cui presenza viene segnalata in .Iugoslavia, a pochi chilometri dal confine con il Friuli-Venezia Giulia. C'è allarme fra i 70.000 apicoltori italiani e il ministero della Sanità ha già predispoto una campagna di prevenzione. n parassita, scoperto nel 1904 a Giava, si è poi diffuso in tutto l'Estremo Oriente, è stato segnalato in Urss e in tutti i Paesi dell'Est. A poco a poco sta raggiungendo l'Italia. La «verroa», della famiglia degli acari, succhia soprattutto la linfa delle larve maschili e le porta alla morte. All'estero migliaia di allevamenti sono praticamente scomparsi. Per questo c'è preoccupazione. Il professor Franco Marletto. dell'Istituto di apicoltura dell'Università di Torino: «Finora non è stato scoperto nulla di efficace per combattere il parassita. I fumiganti impiegati non hanno dato molti risultati altri trattamenti con sostanze chimiche potenti possono distruggere anche l'ape. Un consiglio: se un apicoltore scopre un focolaio limitato è meglio che distrugga l'alveare per evitare il propagarsi». La Regione Friuli-Venezia Giulia ha emanato in questi giorni un'ordinanza con una serie di provvedimenti. Tutti gli alveari vicini al confine saranno arretrati di almeno cinque chilometri: dove non è possibile è previsto un accertamento diagnostico con freque rea mensile. Gli apicoltori dovranno sottoporsi a censimento che sarà effettuato in ciascun Comune della zona, mentre è stata vietata l'introduzione di alveari, a scopo di nomadismo, nella fascia di confine. I veterinari hanno il compito di ordinare la distruzione di tutte le arnie infette. Sono previsti indennizzi di 80 mila lire per ogni alveare bruciato. • Queste rigide disposizioni —spiega il professor Marletto —sono necessarie nell'interesse di tutti gli apicoltori italiani. Se la "Verroa"passasse attraverso il Friuli e si spargesse in tutta l'Italia sarebbe un disastro. Gianfranco Quaglia Olio d'oliva - Forte produzione mondiale — La produziene mondiale di olio di oliva registrerà quest'anno un aumento del 24%; il consumo dovrebbe assorbire abbastanza agevolmente la maggiore disponibilità del prodotto anche per la relativa scarsità degli altri oli vegetali. TI consiglio internazionale dell'olio di oliva prevede per la stagione 1980-81 una produzione globale di 1 milione 699.600 tonnellate contro 1 milione 371.000 tonn. prodotte nella stagione 1979-80.
Persone citate: Franco Marletto, Gianfranco Quaglia, Marletto
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