«Senza ripresa turistica non ricostruiremo il Sud» di Mario Salvatorelli

«Senza ripresa turistica non ricostruiremo il Sud» Illustrato il piano del ministro Signorello «Senza ripresa turistica non ricostruiremo il Sud» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PESCARA — «Il turismo, più di altri settori produttivi, può offrire alla gente della Campania e della Basilicata alternative di lavoro e di redditi al posto di quelle distrutte i n pochi attimi dal terremoto», ha detto ieri il ministro del Tur 'r'o, Nicola Signorello. par.undo al «Convegno internazionale sul turismo», indetto dalla de a Pescara. Signorello ha. aggiunto che occorre anzitutto ridurre al minimo le conseguenze della catastrofe, sia sulle strutture ricettive esistenti, sia sul piano psicologico. Ha riconosciuto la necessita di utilizzare alberghi e villaggi vacanze per i terremotati, lodando la solidarietà delle categorie interessate, che hanno messo a disposizione diecimila letti, oltre quelli reperiti dal commissario di governo. Ma. come indiretto avvertimento a Zamberletti. ha sottolineato il pericolo che una prolungata inagibilit* dei complessi può rappresentare per questo settore. C'è il rischio, ha detto il ministro, che si determini un dirottamento degli operatori turistici, soprattutto stranieri, non solo dalle zone del terremoto e da quelle limitrofe, ma dall'intero Mezzogiorno. «E non si può sottrarre alle regioni colpite l'apporto essenziale che il turismo può offrire a una rapida ripresa economica e sociale». Questo rischio è tanto pili grave, in quanto siamo alla fine di un anno che ha accusato un inizio di crisi anche in questo campo, dopo un triennio di grande espansione. Dal 1976 al '79. infatti, gli stranieri entrati in Italia erano saliti, da meno di 37. a quasi 49 milioni, le loro giornate di presenza negli alberghi da 75 a quasi 102 milioni, e le entrate valutarie da 2100 a 6800 miliardi di lire. Nel 1980. invece, secondo un primo bilancio, si deve registrare praticamente una stasi, sia nelle presenze, sia nelle entrate valutarie, nonostante un aumento interno dei prezzi di almeno il venti per cento. E quest'ultimo dato, ha osservato Signorello. se sarà confermato dalla Banca d'Ttalia, dovr* essere analizzato, per accertare se esso non significhi che l'introduzione della ricevuta fiscale ha provocato «una alterazione delle rilevazioni negli alberghi e negli altri esercizi ricettivi». Evasione fiscale a parte, ha detto ancora il ministro, l'andamento del 1980 deve fare comprendere quanto sia necessaria una politica per il turismo, perché l'Italia non può illudersi di essere nata per ospitare turisti comunque e in ogni circostanza, ma deve guadagnarseli. E Signorello ha annunciato di essere riuscito a far accogliere nel piano 1981-83 il «Progetto turismo... che prevede, tra l'altro, l'aumento da trecento a mille miliardi del fondo triennale regionale (di cui 700 riservati al Mezzogiorno) e il potenziamento dell'Enit per il rilancio dell'attività promozionale. TI convegno, che si conclude oggi, era stato aperto dal segretario nazionale della de, Flaminio Piccoli, che ha sottolineato l'apporto essenziale del turismo per quello sviluppo del Mezzogiorno, senza il quale l'opera di riunificazione dell'Italia non potr* dirsi veramente compiuta. Piccoli ha anche colto l'occasione per affermare che il suo partito non rinuncerà alle responsabilità che il mandato elettorale gli assegna nel Paese, e non si lascerà distogliere da questo compito dalle manovre di «calunniatori e sciacalli, di cui l'opinione pubblica sa ben valutare tutta la falsità». Mario Salvatorelli

Persone citate: Flaminio Piccoli, Nicola Signorello, Signorello, Zamberletti

Luoghi citati: Basilicata, Campania, Italia, Pescara