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Pechino smentisce l'arresto di Hua Ma sarebbero prossime le dimissioni Pechino smentisce l'arresto di Hua PECHINO — TI ministero degli Esteri cinese ha ufficialmente smentito che il presidente del partito comunista Hua Guofeng si trovi agli arresti domiciliari. TI sottosegretario Han Nianlong. parlando ai corrispondenti stranieri, ha definito «mere illazioni e falsità» le notizie circolate in questi giorni. Ha aggiunto che Hua è ancora presidente del partito e ha detto di ignorare le notizie secondo cui Hua potrebbe essere sostituito da Hu Yaobang. attuale segretario generale del pc cinese. Hua Guofeng è apparso l'ultima volta in pubblico il 27 novembre, in occasione della visita a Pechino del primo ministro romeno Tlie Verdet. che Hua ricevette nel suo ufficio. La settimana scorsa perrt il capo del pc cinese non era a ricevere la delegazione del governo giapponese. E' opinione degli osservatori e dei diplomatici stranieri che la sorte di Hua si decider* nelle prossime settimane, probabilmente durante i la¬ vori del Comitato centrale del partito, convocato per la fine del mese. E' probabile che. in quella sede. Hua rassegnerà le dimissioni. TI «processo» nei suoi confronti è comunque iniziato da tempo. Ad affrettare la sua caduta sarebbero stati i rilievi mossi al piano di rinnovamento e ai metodi di Deng Xiaoping. Alla svolta di Deng. Hua non ha mai creduto continuando a sostenere che gli incentivi materiali non possono sostituirsi alla politica, un'affermazione che era fra le predilette di Mao. Che per Hua Guofeng sia giunto il momento della resa dei conti traspare in modo abbastanza netto da una poesia pubblicata ieri dal Quofidiano del Popolo. Non si fa il nome ma che sia lui il personaggio cui si riferisce, non ci sono dubbi. «Non seguitemi ciecamente. Ho commesso molti errori. Ora ho deciso di rinunciare a questa sedia dorata cìie progettai per i capi, a questo dominio perenne», dice la poesia.