Olivetti, l'accordo sembra vicino di Francesco Bullo

Olivetti, l'accordo sembra vicino Si discute sui punti caldi, l'intesa può essere raggiunta in giornata Olivetti, l'accordo sembra vicino DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE IVREA — Vertenza Olivetti: ultimo atto. Ieri pomeriggio ad Ivrea, nella sede dell'Associazione industriali canavesani. le delegazioni della Firn (Lotito. Magistri.Daloia, Sassano) e dell'azienda (Valpreda. Panattoni. Arona) si sono incontrate per la sesta volta definendo sostanzialmente una serie di punti: dall'ambiente all'organizzazione del lavoro, dalle informazioni alle scelte di politica industriale. Sgombrato il campo da questi problemi, le parti sono passate ad esaminare i «punti caldi» del caso Olivetti con una dichiarazione iniziale del sindacato che ha sottolineato la propria disponibilità a firmare un accordo ponendo precise condizioni. Occupazione. La Firn non intende fare retromarcia rispetto ai 425 lavoratori tuttora in cassa integrazione.«Occorre prevedere il loro riassorbimento, sia pure con gradualità — ha detto il segretario nazionale Lotito — il 1981 sarà l'anno in cui verrà varata la legge sulla mobilità: questi dipendenti non dovranno esserne coinvolti, anche perché esistono spazi obiettivi per il loro rientro in fabbrica-. Per alcuni, una piccola quota. l'Olivelli ha già assicurato il ritorno al posto di lavoro, indipendentemente dalle commesse pubbliche: per gli altri si aspetta un segnale concreto da Roma, dove mercoledì i rappresentanti del sindacato e dell'azienda incontreranno il ministro del Lavoro. Foschi, per avere assicurazioni sugli impegni assunti dal governo con l'intesa firmata il 21 dicembre scorso. Si tratta di consistenti ordinativi da parte dei vari dicasteri (Poste: spesa di 5 miliardi, oltre ai telex, per l'informatica: Interno: 4 miliardi 390 milioni per pubblica sicurezza e apparecchiature elettroniche; Grazia e Giustizia: 530 milioni per l'automazione degli uffici giudiziari ed oltre 10-12 miliardi, non soltanto per prodotti Olivetti, destinati a nuovi impianti nelle carceri: Lavoro: spesa poliennale di 45 miliardi legata all'attuazione del disegno legge sulla mobilità e all'ammodernamento degli uffici di collocamento). L'intesa prevedeva commesse aggiuntive per 60 miliardi all'anno nell'80. nell'81 e nell'82. Il sindacato ha inoltre respinto la • minaccia» di 500 licenziamenti nello stabilimento di Pozzuoli perché non si tratterebbe di eccedenze strutturali.. Questo problema — ha detto un responsabile Firn —potrà essere risolto con la produzione di registratori dì cassa previsti dada legge Reviglio». Mentre le delegazioni si in- contravano una trentina di lavoratori in cassa integrazione manifestavano in polemica con il sindacato davanti alla sede degli industriali canavesani. «La Firn si era impegnata a far rientrare in azienda tutti — dicevano — adesso si parla di assorbire solo 15-20 persone e vogliono vendercela come una vittoria politica». In realtà il sindacato ha posto come condizione una verifica, l'anno prossimo, dei livelli occupazionali e un controllo sull'andamento del processo di ristrutturazione in relazione ai volumi produttivi. Orario. L'azienda ha ribadito che non intende allargare la riduzione dell'orario ad aree non previste nel contratto nazionale. La Firn non si è irrigidita, ma ha chiesto di chiarire che cosa s'intenda per applicazione del contratto in particolare rispetto agli »assorbimenti delle condizioni di migliore favore esistenti». Salario. La piattaforma integrativa presentata nel maggio scorso chiedeva l'aumento del premio di produzione annuo (dalle attuali 280 mila lire a 520 mila) e un aumento mensile variante dalle 23 mila lire per la prima categoria alle 46 mila per il settimo livello. In totale un incremento medio di 50 mila lire al mese. L'azienda aveva risposto: da 8100 a 16.200 lire al mese (primo e settimo livello), 340 mila lire di premio annuo nel 1981 e 400 nell'82. disponibilità a discutere una modifica degli scatti di anzianità per operai e impiegati. •L'offerta Olivetti ci ha la- sciati inosddisfatti» ha detto il coordinamento, ma non sarà certo questo punto una ragione di rottura. Al momento di firmare il contratto integrativo le due delegazioni potrebbero trovare senza eccessive difficoltà una cifra sulla quale accordarsi. In mattinata c'era stato l'incontro in municipio tra il coordinamento sindacale, enti locali e forze politiche nel corso del quale il segretario provinciale Firn Magistri aveva riassunto le tappe della trattativa sottolineando l'inadempienza della Olivetti e del governo. Erano presenti tra gli altri gli onorevoli Tedeschi (de). Gandolf i (pri) e Pugno (pei) che hanno assicurato l'impegno dei loro partiti per una revisione spedita ed una concreta applicazione dei piani di settore. La trattativa è proseguita nella notte in «seduta ristretta». Firmeranno oggi? Né l'Olivetti né la Firn hanno voluto sbilanciarsi. L'accordo è vicino: se non verrà formalizzato subito sarà solo per attendere l'incontro al tavolo ministeriale. Francesco Bullo

Persone citate: Foschi, Lotito, Magistri, Olivelli, Panattoni, Pugno, Reviglio, Valpreda

Luoghi citati: Ivrea, Pozzuoli, Roma