Restano in carcere tre legali dell'inchiesta Amato a Bologna

Restano in carcere tre legali dell'inchiesta Amato a Bologna Solo uno ha ottenuto dal giudice la libertà provvisoria Restano in carcere tre legali dell'inchiesta Amato a Bologna BOLOGNA — Mossa dell'ufficio istruzione bolognese ed è una decisione che sembra'rivestire un profondo significato politico. Con un'ordinanza, meditata per settimane, sono state respinte le richieste di scarcerazione per mancanza di indizi per quattro avvocati romani arrestati per favoreggiamento, un capitolo a parte nell'inchiesta sull'omicidio del giudice Mario Amato. Rimangono cosi in prigione Francesco Caroleo Grimaldi, Costantino Cambi e Paolo Andriani: esce, ma in libertà provvisoria. Antonio De Nardellis. L'inchiesta Amato, dunque, si muove, sia pure con grande lentezza: alcuni inquirenti dicono «con grande prudenza*. Ma fin dove riuscirà a spingersi l'indagine? Esistono conflitti di competenza fra Bologna e Roma perché alcuni imputati nell'indagine di banda armata che si è trascinata dietro il delitto, sono inquisiti per presunte cospirazioni anche a Roma. Poi ci sono i legami, non troppo nascosti, fra l'assassinio di Amato e il massacro di agosto alla stazione di Bologna. Riordinare il materiale raccolto, soprattutto dai ma- gistrati della Procura nei giorni dell'istruttoria sommaria, sembra aver creato grossi problemi a giudici istruttori abituati forse a ritmi e metodi di lavoro diversi. Confessa il dott. Vito Zincani: -Abbiamo perso una cospicua percentuale del nostro tempo proprio per l'organizzazione del lavoro*. E parla di -disguidi e problemi organizzativi gravissimi perché per la prima volta a Bologna è stata costituita un'equipe che lavora attorno a un solo processo*. Zincani aggiunge: «Si è calcato molto su aspetti marginali, il folklore giuridico, ad esempio. Il lavoro va invece giudicato per quello che è il risultato*. Poi punta l'attenzione sul rischio che l'inchiesta venga strappata a Bologna. E c'è un'accusa per la Procura: -Muovo un solo appunto alla Procura della Repubblica: aver formulato le sccuse in modo da essere esposti a questo rischio*. Ancora quattro pubblici ministeri seguono l'inchiesta dei giudici istruttori: Riccardo Rossi, Attilio Dardani, Claudio Nunziata e Luigi Persico. Ma fra non molto la nomina del nuovo procuratore potrebbe anche portare a mutamenti e c'è chi teme addirittura l'accantonamento di questi magistrati che sono in prima linea dal 2 agosto. v. tess.

Persone citate: Antonio De Nardellis, Attilio Dardani, Claudio Nunziata, Francesco Caroleo Grimaldi, Luigi Persico, Mario Amato, Paolo Andriani, Riccardo Rossi, Vito Zincani, Zincani

Luoghi citati: Bologna, Roma