L'Accorsi in Coppa ritrova se stessa

L'Accorsi in Coppa ritrova se stessa Le campionesse d'Italia vittoriose nel finale a Budapest (75-72) L'Accorsi in Coppa ritrova se stessa Chiuso in svantaggio con il Bse (3747) il primo tempo la squadra si riscatta nella ripresa DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BUDAPEST — L'Accorsi, campione d'Europa, mette piede sul palcoscenico della Coppa '80-'81 e subito si leva di dosso i panni dimessi del suo sofferto inizio stagionale per indossare le insegne regali che le spettano. Miracoli della classe, prodigi forse della psicologia femminile applicata al basket. Fatto sta che Angela Piancastelli (migliore in campo di gran lunga) e compagne ci hanno messo 20' in tutto per operare la metamorfosi. Poi hanno fatto a perfezione tutto ciò che era necessario per approfittare di un'occasione ideale per ritrovare il proprio prestìgio europeo. Si è giocato infatti in un palazzetto lindo e silenzioso, con le piccole tribune affollate da non più di ducento tifosi correttissimi. Di fronte una squadra, il Bse tutt'altro che debole, però priva di una delle sue leaders (Magda Szabics che un paio di settimane fa ha deciso che, a 31 anni, era tempo di diventare mamma) e clamorosamente tradita dall'altra, Katalin Cziraki, trentaseienne, stella internazionale fino a cinque stagioni orsono, tuttora in attività però capace di fallire completamente questa partita. Infine, due arbitri normalmente casalinghi. Le ragazze torinesi han dato l'impressione di studiare la situazione per tutto il primo tempo, giocando onestamente, sema infamia e senza lode, cercando di raccapezzarsi, di ricordarsi di se stesse dopo tante peripezie, cedendo a tratti di schianto (da 19-21 all'll'a 19-29 al 12; per esempio), per poi riprendersi subito, riportarsi sulle code delle avversarie, tornare a perdere contatto in una nuova, breve • imbarcata». L'ultima è venuta sul finire del tempo, dando al Bse (trascinato dalle tiratrici Tarkovacs e Fodor) un vantaggio di dieci punti al riposo (47-37), salito a dodici in avvio di ripresa. Da quel momento in campo, con la maglietta Accorsi c'è stato il Fiat campione d'Europa, con Gaspare Borlengo a fare l'Arrigoni conducendo benissimo dalla panchina, e Angela Piancastelli (8 su 9 nel tiro, rimbalzi, difesa, recuperi) a far la parte sua e della Sandon, mentre Silvia Daprà •gorlineggiava» andando a prendersi con successo anche le opportune responsabilità di tiro. La difesa a uomo (abbandonata per problemi di falli fra l'8' del primo tempo e il riposo a favore di una zona tre-due un po'fragile a rimbalzo) diventava ossessiva, perfetta. L'attacco alla zona con i blocchi prendeva a funzionare come un orologio. Il vantaggio ungherese scemava fino al 57 pari del 9'. Rosy Vergnano sfoderava tutta la sua proverbiale grinta vincente imitata da Daniela Antonione. un'altra autoblindo da battaglia. Bobby Faccin smetteva di scivolare e prendeva a battere da par suo il canestro avversario. Sandra Palombarini, raffreddatissima, faticava piii di tutte, però a un minuto e 15 secondi dalla fine trovava modo di infilare proprio lei il pallone del 75-71 e della vittoria sicura. Il Bse, sorpreso e annichilito, si agitava tardivamente e inutilmente a pressing. Finiva 75-72 con grandi abbracci e occhi lucidi nel clan Accorsi, dove ancora due settimane fa si parlava addirittura di rinunciare a questa Coppa ed ora invece comincia ad intravedersi l'obiettivo della semifinale, perché le vittorie esterne — si sa — in queste competizioni pagano doppio. Gianni Menichelli ACCORSI - BSE 75-72 (37-47) — Accorsi Torino: Vergnano 11, Piancastelli 20, Palombarini 7, Faccin 20, Daprà 13. Automone 4, Gaudenzio, Gianusso, Botta, Vigilucci. BSE: Fodor IO, Cziraki 6, Deak 17, Kosa 6, Torkovacs 20, Kovalic 2, Hilbert IO, Farago, Gajdan, Szabo. Arbitri: Srdoc (Jugoslavia), I Prohaska (Cecoslovacchia).

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