Gli aerei dell'Itavia sono ancora bloccati

Gli aerei dell'Itavia sono ancora bloccati Gli aerei dell'Itavia sono ancora bloccati ROMA — Da oggi l'Alitalia dovrebbe garantire i principali collegamenti Itavia (in particolare la Roma-Bologna e la Roma-Lamezia) rimasti da mercoledì scoperti, dopo la clamorosa decisione della compagnia privata di sospendere i voli a causa delle sue malridotte condizioni finanziarle, con debiti che sfiorano i 50 miliardi. Diciamo dovrebbe perché fino a ieri sera la situazione restava caotica. L'Alitalia, infatti, si è dichiarata disposta a coprire con suoi equipaggi e suoi velivoli le tratte Itavia ritenute indispensabili, ma assistenti di volo e piloti ancora ieri hanno ribadito il loro rifiuto per una soluzione che potrebbe in qualche modo aggravare il problema occupazionale per i colleghi. L'Anpac, il sindacato autonomo dei piloti che raccoglie il 90% della categoria, ha confermato lo stop «fintanto che, nel rispetto dei ruoli, il ministro responsabile e l'impresa non forniscano un progetto tecnico-finanziario complessivo in grado di stabilire il ruolo futuro dell'Itavia nel settore dei collegamenti di linea regolari e charter e quale sia l'utilizzazione delle risorse dell'Itavia in termini di uomini e di macchine». Gli assistenti di volo, anche loro decisi a non prestare servizio sulle rotte Itavia, si sono dichiarati pronti a trattare qualsiasi soluzione che veda garantita l'attività lavorativa di tutti i lavoratori della società (1000 persone, di cui 144 piloti). I dipendenti della compagnia privata, da parte loro, riunitisi in assemblea permanente all'aeroporto di Ciampino hanno respinto il comunicato aziendale che li invitava a non presentarsi sul posto di lavoro e hanno sollecitato, in un comunicato, i ministri e gli altri organi competenti a decidere urgentemente in merito alle concessioni di linea e a dare garanzie precise sulla sorte dei lavoratori. Ri¬ cevuti in delegazione dal ministro Formica hanno avuto assicurazione da parte del governo che verranno perseguiti due chiari obiettivi: 1. La ripresa dei collegamenti Itavia; 2. La preservazione del posto di lavoro. Tra Formica e il presidente dell'Itavia, Aldo Davanzali, è intanto scontro aperto. Davanzali in un nuovo incontro con il ministro avrebbe dichiarato la sua disponibilità a revocare la sospensione dell'attività in cambio, da parte del governo, del ripiano dei debiti '80-81 con anticipazioni trimestrali. Secco il «no» di Formica, il quale avrebbe avuto parole assai dure per questa proposta avanzata da un'azienda privata, desiderosa di sanare i suoi guai economici con i quattrini dei contribuenti. Il ministro avrebbe replicato a Davanzali minacciando la revoca della licenza. e.p.

Persone citate: Aldo Davanzali, Davanzali, Formica

Luoghi citati: Bologna, Ciampino, Roma