«Finalmente abbiamo dormito»

«Finalmente abbiamo dormito» «Finalmente abbiamo dormito» Uno dei nostri inviati ci telefona da Lioni: Dopo la terra anche II tempo sembra Impazzito: martedì ci sono staile bufere di neve, Ieri il sole che scottava, quasi si cercava l'ombra. Ghiaccio e neve sono scomparsi, i campi sono tornati verdi, la terra calda ha liberato gli umori del concime. La vita ha ripreso a pulsare tra questi paesi dell'lrplp.la distrutti dal terremoto. Un'esistenza che continua sotto le tende, nelle roulottes, nel prefabbricati che sembrano container». Le massaie hanno fatto il bucato, la biancheria è stata stesa fra duo alberi e dondola spinte da una leggera brezza. Sembra primavera. Resta solo II rombo continuo del camion che portano via le macerie e I sordi tonfi del muri che crollano a ricordare che dall'altra parte del contine invalicabile formato da carabinieri e polizia vi è stata la distruzione, la morte di un Intero quartiere che nasconde ancora, sotto tonnellate di pietre, deci ne di vittime. SI viaggia tra queste tormentate valli e si scopre la loro Incredibile bellezza. Il cielo di un azzurro Intenso che fa risaltare II profilo delle montagne dove sono aggrappati I paesi. Le case sono legato runa all'altra, ma solo come I fondali di un teatro: c'è solo la facciate, dietro un vuoto di rovine. Nelle cascine ogni tento scopriamo una roulotte che ha scritto sul vetro «Specchio dei tempi "La Stampa"» una delle 50 è finita a Iginio Rullo, 67 armi, che abita in contrada San Glnlello, con la figlia Angela, 49 anni, Il marito Giuseppe DI Paolo, di 54 e la nipote Luisa di 11, che è ancora all'ospedale perché è stala sepolte nel crollo della casa. Iginio Rullo dice che «è la prima notte che dormo sereno, queste "cose" con le ruote sembrano salotti. Non sono abituato a tento lusso. Lasciatemela Ano a quando avrò rimesso a posto la casa e poi la darete a qualcun altro che ne avrà bisogno». Un paio di chilometri più in là un'altra caravan di «Specchio del tempi». E' stata assegnata al contadino Angelo D'Amelio, 61 anni, che vive con la moglie Filomena, di 57, e due figli Salvatore, 16 anni, e Giuseppina, di 20. La loro cascina è crollata e cosi anche la stalla: anatre e conigli girano liberi nei cortile. La famiglia si è salvata perché al momento del sismo si trovava In una casa vicina, che ha resistito. Sono Mici della nuova sistemazione «anche se ci dobbiamo abituare a dormire con I Agli nella stessa camera» dice sorridendo la donna. Però è molto preoccupata perché le provviste di grano che avevano nel fienile, sono andato distrutto «e l'Inverno è cosi lungo» Aldo Popaiz

Persone citate: Aldo Popaiz, Angelo D'amelio, Giuseppe Di Paolo

Luoghi citati: Lioni