Un kolossal comico protagonista Totò di Ugo Buzzolan

Un kolossal comico protagonista Totò LA TV di Ugo Buzzolan Un kolossal comico protagonista Totò Ieri è partito // pianeta Totò, gigantesca antologia in 25 puntate per un totale di 21 ore di trasmissione. Un'antologia che probabilmente sarebbe stata gradita come pezzo forte degli spettacoli serali e che invece la rete 2 ha preferito piazzare nella fascia delle 19. Ormai è una fascia diventata di «battaglia» e di concorrenza, e un omaggio a Totò significa trattenere sulla rete un grosso pubblico e aumentare l'uditorio del Tg2, in onda subito dopo. // pianeta Totò è opera di Giancarlo Governi che ha già curato la personale di Alberto Sordi. Proprio allestendo l'antologia di Sordi, Governi ha pensato all'antologia di Totò, e si è gettato a capofitto nell'immane lavoro di recuperare tutte le sue pellicole. Nel giro di un anno è riuscito a trovarne 94 su 96 (di due è andato distrutto addirittura il negativo). Da una decina non ha potuto ricavare nemmeno un fotogramma perché sono di proprietà di De Laurentiis. Comunque ha avuto a disposizione un'ottantina di film e ne ha utilizzati sessanta, dopo aver visionato 120 chilometri di pellicola, più o meno la distanza fra Torino e Milano. La colossale antologia, che sarà trasmessa tutti i giorni salvo il sabato e la domenica, segue un filo logico e cronologico. Come si è visto nel capitolo di ieri, comincia con il ricostruire attraverso gli spezzoni cinematografici gli inizi della carriera di Totò, ossia la sua lunga esperienza di palcoscenico che egli, specie nei primi anni, trasferirà tale e quale nel cinema. Il Totò teatrale va avanti per cinque puntate. Dalla sesta in avanti c'è il Totò propriamente cinematografico a partire da «Fermo con lo mani» del '37. da «Animali pazzi» del '39, soggetto di Achille Campanile e soprattutto da «Sangiovanni decollato» (1940), soggetto di Cesare Zavattini. Sfileranno sequenze su sequenze — scelte con il criterio non solo della maggior carica esilarante ma anche della loro importanza per meglio capire l'arte di Totò — sino agli ultimi film «La mandragola» di Lattuada e «Uccellacele uccellini» di Pasolini. Fra gli spezzoni, testimonianze di Isa Barzizza, Mattoli, Eduardo De Filippo, Zavattini, Pasolini, Sordi, Fabrizi, Campanile, Taranto. Per Totò «uomo» interviene la figlia Liliana De Curtis. ★ ★ De // pianeta Totò ci sarà tempo e occasione per parlare, e più di una volta. E' tacile prevedere qualche inevitabile polemica sulla scelta dei film e sulla scelta degli spezzoni, e non mancherà qualche altra polemica sulla stessa iniziativa di Governi: perché un'antologia e non invece una serie di cicli «ragionati» di film presentati nella loro interezza? Governi non dà una risposta, o forse la dà implicitamente. C'è una vecchia querelle che si trascina da tempo immemorabile e che ancora una volta bisogna rimettere sul tappeto: l'accusa che Totò sia stato in vita adorato dal pubblico e sottovalutato, al limite disprezzato dalla critica e dagli studiosi di cinema i quali, con grida di rammarico e «mea culpa», ne hanno scoperto l'incommensurabile grandezza solo dopo la morte. Il che, lo si ripete per l'ennesima volta, è falso. Tutti hanno sempre riconosciuto la grande arte e la straordinaria forza comica «concreta» e insieme surreale di Totò, ma hanno ripetutamente deprecato che tale arte, tale forza venissero per anni inserite e spesso sciupate in film di modesta o scadente fattura, girati a precipizio, e accettati di buon grado dall'attore perché gli davano facile popolarità e altissimi guadagni. Abbiamo potuto tutti constatare, anche di recente, che molte (dobbiamo dire la maggior parte?) delie pellicole interpretate da Totò contengono brani eccellenti, gags irresistibili, di un umorismo travolgente, in mezzo a storie stiracchiate, confezionate alla carlona, zeppe di battute scipite. // pianeta Totò intende recuperare un elevato numero di quei brani e offrire un ritratto dell'attore depurato di scorie e contorni ritenuti superflui e dannosi. A seconda del successo Governi — di cui è appena uscito il libro «Vita di Totò» — dichiara di essere pronto ad una seconda antologia.

Luoghi citati: Milano, Taranto, Torino