Grande albergo galleggiante per le ricerche petrolifere di Bruno Marchiaro

Grande albergo galleggiante per le ricerche petrolifere Uscito dai cantieri «Ferrari» di La Spezia Grande albergo galleggiante per le ricerche petrolifere Servirà come base appoggio alle piattaforme - È dotato di centoventi posti letto, di una attrezzatissima officina e di un eliporto LA SPEZIA — E' uscita da un cantiere di La Spezia la più grande nave-appoggio nata in Europa per le ricerche petrolifere ed ora sta navigando, trainata dall'«Albatros», un gigantesco rimorchiatore tedesco, verso le coste africane del Camerun. Si chiama «Barge Hotel Besseke» ed è un vero albergo galleggiante; lo hanno costruito i dipendenti del cantiere «Ferrari», uno dei più vecchi del Golfo. Sette mesi di lavoro per 200 operai specializzati, artigiani e tecnici, tempi di consegna rispettati, la garanzia di un'opera che darà maggior credibilità al prodotto italiano. La nave-albergo, commissionata da un armatore privato francese, lavora ora per la società petrolifera Elf e servirà come base di appoggio alle grandi piattaforme impegnate nelle ricerche del petrolio prima lungo le coste del Camerun e poi nel Gabon. E' lunga 75 metri, larga 21, alta 9 dalla linea di galleggiamento fino alla piattaforma destinata a eliporto; è munita di due gru, una capace di sollevare pesi fino a 50 tonnellate, l'altra più piccola per due tonnellate. Anche se ha lasciato La Spezia trainata da un rimorchiatore, possiede mezzi propri di propulsione che assicurano una velocità di 10 nodi l'ora. Colorata di nero, bianco e arancione, presenta all'esterno l'aspetto di una grande fabbrica galleggiante; l'interno è per metà officina e per metà albergo. Il reparto officina meccanica sostituirà le strutture attualmente ospitate su piattaforme petrolifere, rendendo quindi più agibili e meno pericolose le piattaforme stesse. Un altro laboratorio meccanico è sistemato sul ponte di coperta, più in basso rispetto all'eliporto, dove si innalzano anche le due gru. La parte che possiamo definire albergo-ricreativa della «Besseke» può accogliere 120 persone, di cui 60 in camere singole o a due letti con servizi igienici e altre 60 in camerate comuni; sempre sotto coperta sono ospitati il ristorante, un bar, una sala giochi e televisione, un locale per proiezioni cinematografiche. I lavori delle strutture interne sono stati eseguiti dalla ditta Fratelli Signani di Albiano Magra che proprio quest'anno festeggia il centenario d'attività nel settore dell'allestimento navale. «Siamo soddisfatti del nostro lavoro — dicono i fratelli Marco e Alessandro Signani, rispettivamente procuratore generale e amministratore delegato del cantiere "Ferrari" —. Grazie all'impegno di tutte le maestranze siamo riusciti a completare la nave-albergo in tempo record, rispettando il programma fissato nel contratto. La nave è in grado di svolgere tutti i servizi di officina che prima venivano effettuati sulle piattaforme e questo vuol dire maggiore sicurezza per chi lavora a estrarre o a cercare petrolio in mare. Non c'è burrasca che possa minacciare la stabilità della "Besseke", finito il loro turno gli operai possono lasciare la piattaforma e godersi il riposo come se fossero in un albergo munito di tutti i conforts-. Questa è probabilmente la prima nave-appoggio del genere che si costruisce in Italia, ma potrebbe essere l'inizio di una nuova attività della nostra industria cantieristica. Attualmente a La Spezia sono in attività una decina di cantieri che danno lavoro a circa 3000 operai; mentre gli impianti più grandi avvertono già le conseguenze della crisi mondiale, i complessi minori tengono abbastanza bene grazie soprattutto alla continua espansione della nautica da diporto; la nave-albergo «Besseke» può davvero aprire la strada a un altro tipo di costruzione con i vantaggi che è facile immaginare per la cantieristica mi- nore' Bruno Marchiaro

Persone citate: Alessandro Signani