Hanno ucciso un metronotte per rapinarlo della pistola

Hanno ucciso un metronotte per rapinarlo della pistola A Genova l'altra notte nel centro storico Hanno ucciso un metronotte per rapinarlo della pistola È l'ipotesi più probabile del misterioso delitto - Alcuni mesi fa la guardia era già stata derubata dell'arma - Un'azione del terrorismo? GENOVA — Hanno ucciso un uomo forse solo per impossessarsi della sua pistola. E' avvenuto l'altra notte in via Luccoli, a Genova, una delle strade più eleganti del centro storico. Vittima la guardia notturna Mario Serra, 53 anni, originario di Sassari, sposato e padre di una ragazza di sedici anni. Nessuno, almeno secondo i primi accertamenti, avrebbe assistito al delitto. Il dirigente della squadra mobile genovese, Mimmo Nicoliello, ritiene che tutte le piste siano valide, non esclusa quella terroristica, anche se questa è la meno consistente. Mario Serra che da 10 anni lavorava presso la «Cooperativa Guardiani Giurati Lubrani» e da cinque compiva ogni notte il giro di ispezione nella zona di via Luccoli, è stato aggredito poco dopo runa. Verso quell'ora, infatti, è stato dato l'allarme al «113». Gli agenti sono accorsi e sul selciato hanno rinvenuto l'uomo in una pozza di sangue per una ferita da arma da fuoco all'addome. Serra, ancora in vita, è stato subito trasportato all'ospedale, dove però è giunto cadavere. Sul posto gli investigatori hanno trovato un bossolo 7,65 ed una cartuccia inesplosa dello stesso calibro. Sembra, però, che sia il primo che la seconda non appartengano all'arma del metronotte. Questa circostanza lascia supporre che solo gli aggressori del guardiano abbiano usato le armi. Abitanti nella zona avrebbero udito un solo colpo. Da una prima ricostruzione pare che Mario Serra, durante il suo giro, sia stato aggredito da due o tre individui; cosa sia successo tra gli aggressori ed il metronotte resta un mistero. Qualcuno ha udito delle grida poi uno sparo. Forse gli assassini sono stati sorpresi dal metronotte mentre si accingevano a compiere un furto. Ma la circostanza, per il momento, non appare convalidata da alcun riscontro perché i lucchetti e le saracinesche dei negozi lungo via Luccoli sono stati trovati tutti in ordine e nessuno ha denunciato tentativi di furto. Oppure può anche darsi che gli aggressori abbiano atteso Mario Serra per impadronirsi della sua pistola, una Beretta 7,65. Già nel luglio scorso, infatti, il guardiano, durante il suo solito giro di ispezione, era stato affrontato da alcuni individui che gli avevano rubato l'arma. Da quel giorno Serra non la portava più nella fondina ma infilata nella cintola. Negli ultimi tempi, i numerosi «blitz» di polizia e carabinieri hanno portato alla rarefazione dei «covi» e al sequesto di molte armi. I terroristi potrebbero essersi trovati in difficoltà e aver deciso di impadronirsi dell'arma del metronotte, probabilmente considerato un obiettivo abbastanza facile. Ma potrebbero anche essere stati alcuni «balordi», decisi ad impadronirsi di un'arma per compiere poi un «colpo» importante: sorpresi dalla reazione del guardiano avrebbero ingaggiato con lui una colluttazione conclusasi con il colpo mortale. Pi.

Persone citate: Beretta, Lubrani, Mario Serra, Mimmo Nicoliello

Luoghi citati: Genova, Sassari