Renato e la strega Eleonora una formula di successo

Renato e la strega Eleonora una formula di successo PRIME VISIONI SUGLI SCHERMI CINEMATOGRAFICI Renato e la strega Eleonora una formula di successo ■Mia moglie è una strega» di Castellano e Pipolo con Eleonora Giorgi, Renato Pozzetto, Helmut Berger. Produzione italiana a colorì. Genere: commedia. Giudizio: leggero. Cinema Reposi. Poiché non bastano quelle che ci sono, s'Immagina che una strega torni sulla terra. La giovane Pinnlcella, mandata al rogo nel Seicento da Papa Clemente X, rinasce ai giorni nostri per vendicarsi di chi la condannò. Il diavolo Helmut Berger, capo divisione delle streghe, la aiuta nell'opera sotto vari travestimenti. Si tratta di conquistare la fiducia dell'agente di Borsa Renato Pozzetto (purtroppo discendente di quel papa), di farlo innamorare, di condurlo sapientemente alla fine tra mille tormenti. La prima parte dell'impresa, non è difficile per la strega Eleonora Giorgi, che sa prevedere, per dote naturale, l'andamento della Borsa. Un po' più difficile l'innamoramento, perché Pozzetto è fedele alle istituzioni, cioè alla fidanzata. Ma poi tutto riuscirà cosi bene, che sarà impossibile per la Giorgi attuare, nonostante le insistenze di Helmut Berger, la terza parte del programma. Il fatto è che anche lei si è innamorata, sogna una casa con tanti bambini e il marito che rientra stanco dal lavoro a cavallo di un aspirapolvere. Castellano e Pipolo, resi impudenti dal successo, dichiarano d'essersi ispirati al famoso e sottile film di Clair «Ho sposato una strega», ma sono troppo sceneggiatori per ricordarsi di fare anche i registi. Perché «Mia moglie è una strega» ha avuto notevole fa vore di pubblico nelle città dove è stato finora proiettato? Esclusi dal merito gli autori, escluso il precedente di Clair (lo ricordano in pochi e sono i più severi) resta la formula di favore innocente e connivente costruita intorno al viso cortese di Eleonora Giorgi (come accadde in «Mani di velluto») e al richiamo di Renato Pozzetto. E' sufficiente? Pozzetto non è al meglio, è stato definito da una collega intransigente «un bignè». La Giorgi ha la piena collaborazione del diavolo, ma non dei registi, è probabile che alla semplicità della formula si aggiunga all'insaputa dei responsabili, qualche segreto coinvolgimento nelle coppie sposate^ s.reg. Film di Corrado Franco Eleonora Giorgi