Pesci gatto contro il terremoto

Pesci gatto contro il terremoto In Giappone li usano come «campanello d'allarme» Pesci gatto contro il terremoto Tokyo poggia — secondo i sismologi — su una mastodontica bomba ad orologeria, che può esplodere a ogni istante - Spesi ogni anno 8 mila miliardi di lire in misure di prevenzione TOKYO — Da tre mesi, sei pesci gatto nuotano in un acquario installato nel centro sismografico dell'agenzia meteorologica giapponese, dove i loro movimenti vengono registrati da un computer. I pesci — sensibilissimi alle scosse telluriche — servono come campanello di allarme per gli scienziati del centro, il quartier generale del più perfezionato sistema di previsione dei terremoti in tutto il mondo. Con un bilancio annuale di circa duemila miliardi di yen (quasi novemila di lire) in misure «antisismiche» (una cifra analoga alle spese per la difesa nel 1979), il Giappone è la nazione più preparata a questo disastro naturale. Ogni anno si verificano oltre diecimila moti tellurici, in un paese nel quale si trovano oltre 200 vulcani: un migliaio di sommovimenti sono avvertibili anche dalla popolazione, mentre gli altri lasciano soltanto tracce sui sismografi di 70 centri di osservazione computerizzati, collegati al terminale del quartier generale. Inoltre, un controllo costante (24 ore su 24) viene condotto da tecnici ai monitor, per accertare eventuali variazioni di gravità terrestre, in zona « Tokai». Tokai è il nome convenzionale dato dagli scienziati a una estesa fascia costiera, lungo il versante del Pacifico che si estende da Tokyo a Nagoya. comprendendo 170 città, con una popolazione di circa 35 milioni di abitanti. Le previsioni dicono che un terremoto di intensità uguale o forse maggiore a quello del 1923 (di 7,9 gradi Richter) potrebbe colpire a breve scadenza quest'area, la più industrializzata del Giappone, e provocare tre milioni e mezzo di vittime. La capitale vive, secondo i sismologi, su una mastodontica bomba ad orologeria, che può esplodere in ogni mo¬ mento e far saltare in aria più di undici milioni di cittadini. Per secoli, sismi di notevole intensità si sono susseguiti in questa regione, a intervalli regolari (mediamente un centinaio di anni). Nel 1923 (Tokyo era allora una «cittadina» di circa 2 milioni di abitanti mentre ora nella zona Tokyo-Yokohama abitano 30 milioni di persone) e ì morti furono 140.000. Il terremoto del Tokai (è la prima volta nella storia che un sismo sia già stato previsto, localizzato e «catalogato») dovrebbe essere frutto di un movimento verticale, sussultorio della crosta terrestre. Si calcola, infatti, che una «sacca di energia» stia accumulandosi e sia ormai prossima a un livello critico. Un altro pericoloso segno premonitore è il movimento tellurico di una lingua di terra, a Omayazaki, che. dopo essere lentamente sprofondata di pochi centimetri, negli anni passati, si è ora improvvisamente arrestata e tende a risalire. Secondo gli scienziati, questa inversione di rotta potrebbe precedere una frattura in quel punto, nel giro di quattro o cinque anni. Altri rilievi da esperti e sismologi dilettanti — fra cui gli allievi di un ginnasio di Shizuoka — mostrano variazioni nei livelli dei pozzi e un aumento della temperatura delle acque termali, di cui abbonda la fascia costiera. Altri campanelli di allarme sono costituiti dall'alto numero di scosse sottomarine, la cui eco viene registrata da un organismo creato appositamente. In previsione del «grande terremoto», il governo metropolitano di Tokyo ha annunciato le misure da attuare in caso di emergenza, elaborate dal «consiglio per la prevenzione del disastro». Un segnale di allarme sull'imminenza del sismo sarà lanciato dalla radio, dalla televisione e da altoparlanti installati per tutta la città, uno ogni 250 metri quadrati. Treni e convogli della metropolitana ridurranno l'andatura del 50 per cento, le auto potranno viaggiare a 20 chilometri l'ora sulle strade ordinarie e a 40 su autostrade e sopraelevate, i servizi aerei funzioneranno regolarmente, mentre le navi si fermeranno in porto, scuole ed asili interromperanno le lezioni e gli allievi saranno mandati a casa. In previsione del sismo, inoltre. 400.000 tonnellate di acqua potabile sono state «immagazzinate» in speciali cisterne sotterranee corazzate: un quantitativo sufficiente a dissetare per dieci giorni i 12 milioni di abitanti della capitale, mentre va a ruba nei grandi magazzini I' «equipaggiamento antiterremoto» che va dal più semplice (elmetto, pila e batterie, gallette, acqaa potabile, e scatola di pronto soccorso) a quello più sofisticato, con poncho, guantoni, stivaloni, elmetto di amianto e maschera antigas con bombola di ossigeno. Il tutto per 100 mila yen (450 mila lire circa). Pare, tuttavia, che le vendite di quest'ultimo equipaggiamento siano limitate. Intanto, il prezzo dei pesci gatto è salito da 300 a 500 yen negli ultimi tre mesi.

Persone citate: Richter

Luoghi citati: Giappone, Nagoya, Tokyo