Il Comune di Napoli chiama l'Esercito a presidiare scuole invase da vandali

Il Comune di Napoli chiama l'Esercito a presidiare scuole invase da vandali Spacciatori di droga e malviventi si mescolano ai terremotati Il Comune di Napoli chiama l'Esercito a presidiare scuole invase da vandali Molti danni nelle aule - Gli albergatori rifiutano 12 mila lire al giorno per senzatetto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — L'esercito è incaricato di presidiare a Napoli le 149 scuole occupate da circa ventimila sinistrati e che continuano ad essere fonte dei principali problemi post terremoto nella città. «Abbiamo chiesto ed ottenuto da Zamberletti i soldati per il presidio delle scuole — ha detto il vicesindaco Giulio Di Donato — perché polizia e carabinieri hanno già altri grossi impegni, fra cui la sorveglianza dei rioni periferici dove nei giorni scorsi vi erano stati incidenti e dove la situazione è sempre tesa. La sorveglianza delle scuole è indispensabile per evitare nuovi furti, atti di vandalismo, interventi della malavita organizzata che vi spaccia droga e compie altri atti di delinquenza comune. Quindi inizieremo un censi¬ mento di coloro che le hanno occupate per individuare i profittatori che non sono affatto sinistrati e che cercano di inserirsi nella distribuzione degli aiutiai terremotati*. In queste scuole continua anche a preoccupare la situazione sanitaria. Una situazione che. parlando con i singoli medici incaricati delle visite, risulta ancora peggiore di quanto possono stabilire i dati ufficiali giunti all'assessorato all'Igiene del Comune. Ne sono un esempio i casi di scabbia. Al comune ne risultano due fra tutte le scuole occupate, mentre ieri un solo medico, Antonella Recano, ha testimoniato di averne personalmente individuati cinque o sei nelle scuole del solo rione Traiano. Sono in corso anche trattative per una nuova conven¬ zione con gli albergatori. Per ogni ricoverato in albergo vengono pagate 12 mila lire giornaliere di pensione completa, comprendente anche il lavaggio della biancheria. Gli albergatori hanno protestato dicendo che non stanno dentro con le spese, ma per aumentare la cifra occorre il permesso di Zamberletti. E' invece bloccato il piano di requisizione di abitazioni private sfitte (ci si è limitati ad alcuni blocchi di appartamenti di immobiliari) che era stato ripetutamente minacciato dal sindaco nei giorni scorsi, dopo che erano cadute nel vuoto le proposte di acquisto a prezzi di mercato o di affitto, sepre tramite il comune, a equo canone. Il motivo per cui non si passa dalle minacce alle requisizioni è stato detto oggi a chiare parole dal vicesindaco: si teme che un simile provvedimento nei confronti di una capillarità di piccoli proprietari provochi nuove «tensioni sociali». I proprietari di questi appartamenti privati si stanno comunque già premunendo con una «caccia all'inquilino di comodo». Si cercano parenti, amici, o altri che si prestino ad entrare negli appartamenti sfitti per figurare ufficialmente come nuovi inquilini. Questi «inquilini di comodo» vengono fatti arrivare anche da fuori Napoli: cosi in una città alla disperata ricerca di abitazioni per i 50 mila senzatetto (tenendo presente anche i 15 mila già esistenti pre-terremoto) viene fatta arrivare gente al solo scopo di «presidiare» appartamenti sfitti. a. 1.

Persone citate: Antonella Recano, Zamberletti

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Napoli