Addio preambolo?
Addio preambolo? Addio preambolo? La preoccupazione di Piccoli era di togliere la democrazia cristiana dall'isolamento in cui l'ha cacciata la campagna guidata dal pei sugli scandali (petrolio e Sid Pecorelli) e sui ritardi per il terremoto (come se fosse l'unica responsabile di tutte le inefficienze). La seconda preoccupazione, che derivava dalla prima, era di rassicurare i 130 deputati e i 40 e più senatori che in una lettera avevano denunciato il loro disagio di fronte alle critiche che investivano il partito, e che generalizzavano colpe o responsabilità che, se provate, sarebbero di pochi. L'impressione è che Piccoli sia riuscito nell'intento con un gesto che indica il tramonto della politica del preambolo, uscita vittoriosa dal congresso che lo aveva eletto segretario. Egli ha raccolto ora le proposte delle sinistre che allora aveva respinto: esperimentare con tutte le cautele giunte locali con il pei. Ha promesso forme di controllo sulla condotta degli iscritti, in specie di quelli con maggiori responsabilità, rilanciando la moralizzazione già proposta da Zaccagnini. Con queste premesse il consiglio nazionale si avvia verso un rinnovato unani¬ mismo. Se fosse il frutto della solita accademia politica non porterebbe nessun giovamento alla de. Sinora l'unanimismo, perché subito da troppi per non perdere il treno, non ha mai risolto i problemi del partito: è stato come il calmante che toglie il dolore, ma non elimina le cause. La de ha bisogno di riacquistare il suo prestigio per essere un valido interlocutore degli altri partiti, e dello stesso pei. Ma sono necessari atti di coraggio o «di amore» come ha preferito chiamarli Piccoli. Perché chi chiede un giuri non si apparta in attesa del verdetto? Gli ultimi giorni sono stati molto importanti per il Paese. Lo scandalo dei petroli ha scosso istituzioni che sembravano offrire le più sicure garanzie, il terremoto ha dimostrato la fragilità di tante strutture. Ci si aspettava che i partiti sapessero ritrovare, almeno temporaneamente, la solidarietà dei momenti gravi pur nella diversa collocazione di maggioranza e di minoranza. Invece hanno offerto un triste spettacolo,'tutto strumentalizzando a fini particolari con la conseguenza di allargare l'incomprensione tra i cittadini e i loro rappresentanti, g. tr.
Persone citate: Zaccagnini
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