Chiesto il rinvio a giudizio per 93 terroristi C'è tutto la storia di Primo linea a Torino di Claudio Cerasuolo

Chiesto il rinvio a giudizio per 93 terroristi C'è tutto la storia di Primo linea a Torino Ricostruiti quattro anni (dal '76 ad oggi) di sanguinosi attentati, azzoppamenti, brutali omicidi Chiesto il rinvio a giudizio per 93 terroristi C'è tutto la storia di Primo linea a Torino L'accusa è di partecipazione e organizzazione di banda armata - Per i reati più gravi, ci sarà un processo a parte - Dai primi, disordinati «esercizi» di guerriglia, all'uccisione, dello studente Iurilli, dell'ingegnere della Fiat Ghiglieno, all'assalto di via Ventimiglia A meno di due settimane dal deposito della requisitoria con-' tro le Brigate rosse, un'altra imponente inchiesta della magistratura torinese si avvia alla conclusione. I sostituti procuratori Bernardi e Oianfrotta hanno terminato le requisitoria contro 107 imputati di Prima linea, chiedendo 11 rinvio a giudizio di 93 persone, tutte accusate di partecipazione o organizzazione di banda armata. Per i restanti 14 imputati, il pm chiede siano prosciolti per non aver commesso 11 fatto, Luigi Cossentlno, Anna Giordani e Concetta Rao, Loredana Lamanna va assolta per Insufficienza di prove. Per 1 sette catturati a Parigi la scorsa estate non è possibile procedere In quanto la magistratura francese ha concesso l'estradizione soltanto per alcuni reati (partecipazione a omicidi, ferimenti o attentati) ma non per 11 reato di banda armata. Roberto Rosso, catturato nell'ultimo blitz della Digos e Sergio Segio, tuttora latitante, saranno processati dai giudici di Milano; Michele Viscardi, arrestato il mese scorso a Sorrento, dalla magistratura di Bergamo. Dei 93 imputati per i quali 1 due magistrati torinesi chiedono il rinvio a giudizio pubblichiamo in questa pagina. Le sigle dell'eversione — Nelle 400 pagine della requisitoria, Bernardi e Oianfrotta ricostruiscono il lungo cammino percorso da Prima linea a Torino. I primi nuclei si nascondono sotto mille sigle diverse, squadre proletarie, operaie, brigate comuniste combattenti, proletarie combattenti e altre ancora. Mentre le Brigate rosse dispongono di ingenti mezzi, sicure basi d'appoggio e sono strutturate a scomparti in modo da garantire il proseguimento della lotta anche se qualcuno viene catturato, Prima linea ci aggrega intorno alla vasta area del¬ l'Autonomia e accoglie nelle sue fila 1 fuoriusciti di Lotta continua. H primo impatto con l'apparato dello Stato avviene nel giugno del '76, quando un gruppo di giovanissimi viene catturato dopo l'assalto al deposito Satti. Il processo e la condanna di una decina di appartenenti sembra rinvigorire le forze della nuova organizzazione, anziché stroncarla. Oltre all'apporto di elementi milanesi, arrivano militanti di sicura fede e di provata capacità organizzativa da Bologna, come Paolo Zambianchi e Liviana Tosi. L'altro grande serbatoio cui attingere per moltiplicare le Ronde di combatti¬ mento è la Val di Susa. Nel '78 l'organizzazione è in grado di alzare il tiro e passa dalle azioni dimostrative, agli assalti a caserme e sedi di partiti, al delitto. Tra il '78 e 11 '79 Prima linea fa concorrenza alle Brigate rosse e la catena degli omicidi si allunga, fino a colpire 1 massimi vertici della Fiat, quando viene assassinato l'ingegner Carlo Ohiglieno. La crisi — L'omicidio dello studente iurilli. ucciso per caso nello scontro a fuoco tra terroristi e polizia, mette in crisi l'organizzazione. Quel delitto purtroppo inaugura un'altra catena di delitti. Matteo Caggegi e Barbara Azzaroni soprannominati -Charlle e Carla», sono sorpresi, con le armi in pugno, dalla polizia nel bar di Carmine Civitate e restano uccisi. Per vendicarli, i terroristi assassinano il barista. Dall'area di Lotta continua e dell'Autonomia bolognese arrivano a Torino gli elementi più pericolosi e decìsi: Massimo Prandi tuttora latitante, Susanna Ronconi, che, sfuggita alla cattura a Pavia, ha fondato con Corrado Alunni la struttura di PI in Lombardia, Roberto Rosso, nativo di Imperia ma anche lui fuoriuscito dal servizio d'ordine di Lotta continua a Milano. n '79 è l'anno di massima espansione per il partito armato. Dalla Val di Susa elementi come Fabrizio Giai, detto «Ivan», portano a segno violente azioni dimostrative: assieme a Rosso e a Liviana Tosi, a Zambianchi, nel dicembre di quell'anno, viene compiuto l'assalto alla scuola aziendale di via Ventimiglia, con duecento persone tenute in ostaggio e dieci feriti tra studenti e insegnanti. Alla fine dell'estate Corrado Alunni è catturato e gli uomini di Dalla Chiesa e la Digos cominciano ad avere in mano le fila dell'organizzazione che fino a quel momento è intatta. Nei primi mesi dell'80, la cattura di un personaggio minore della Val di Susa. Sergio Zedda, è un colpo durissimo per PI. Dalla confessione di Zedda comincia lo sgretolamento di tutto il partito armato. I delitti continuano ancora, ma decine e decine di militanti finiscono in carcere. La frattura tra gli elementi più duri e decisi e quelli che intendono operare cercando il consenso più ampio possibile nel tessuto sociale, si inasprisce. Marco Donat - Cattin, personaggio di primo piano, si stacca dai compagni e con lui altri se ne vanno. Saranno catturati in Francia all'inizio di questo aprile e poi quest'estate (Marco riesce a fuggire per .ben due volte). A Torino Liviana Tosi. Rosso. Bignami e Susanna Ronconi, cercano di rinsaldare le fila. Ma la Digos e i carabinieri di Dalla Chiesa non danno tregua e smantellano un covo dopo l'altro, scoprono ingenti quantità di armi e munizioni, le casse di esplosivo sepolto a Rivalta che doveva servire per un'azione ancora più clamorosa di via Ventimiglia. Michele Viscardi uno dei killer e Maria Conti sono catturati lo scorso ottobre a Salerno. Anche l'ultima rete di combattimento di Torino è individuata: Ronconi e Rosso prendono il largo, ma sono arrestati. Nella requisitoria, i due sostituti indicano in Marco Donat-Cattin, Massimo Prandi e Maurice Bignami, gli unici milit?nti in grado di dar vita ad una terza fase del partito armato, aggregando attorno a sé nuovi complici. Claudio Cerasuolo Raccolta rifiuti — L'azienda comunica che l'8 dicembre (Immacolata) e 11 28 dicembre (domenica) il servizio funzionerà regolarmente.