La Grecia conferma gli «eroi» di Copenaghen

La Grecia conferma gli «eroi» di Copenaghen La Grecia conferma gli «eroi» di Copenaghen Il et. Panagulias punta sull'undici che sconfìsse (1-0) la Danimarca - Atleti sotto pressione e bagarini al lavoro: 100 mila lire per un posto in tribuna -1 maggiori pericoli per Zoff verranno da Kouis, capocannoniere del campionato (11 gol in 12 partite) - Lutto al braccio e marcia funebre per ricordare le vittime del terremoto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ATENE — Un vento capriccioso alterna sole e nuvole nel cielo di Atene, sul bello stabile è invece l'umore dei tifosi greci. Capannelli sin dal mattino attorno al campo del Panathinaikos, gente anche ieri allo stadio Olimpico dove il commissario tecnico Alketas Panagulias ha sottoposto i suol giocatori al penultimo allenamento e soprattutto a una accurata visita medica. Vuole avere il qui esatto delle condizioni di t. ^i, anche se ha già in mente la conferma degli undici «eroi» di Copenaghen, della squadra che il 15 ottobre ha battuto per 1-0 la Danimarca nell'unica partita del gruppo 5 finora disputata dalla Nazionale ellenica. Atleti sotto pressione (Panagulias li carica ripetendo: •L'Italia è meno forte che un tempo, voi non dovete sprecare le prodezze dell'ultima stagione che vi hanno portato al campionato europeo-) e bagarini al lavoro. Lo stadio del Panathinaikos può contenere poco più di venticinquemila spettatori (la Federazione sacrifica ai vantaggi del campo amico la possibilità di un incasso maggiore) e sono stati posti in vendita ventiquattromila biglietti, già esauriti in pochi giorni. Per i posti migliori vengono richieste a borsa nera cinquemila dracme, centomila lire, dieci volte il prezzo. Quella di domani è una sfida che tutti vorrebbero seguire dal vivo. I giocatori greci entreranno in campo con il lutto al braccio. Non è una superficiale partecipazione al dramma italiano, il Paese ha provato e riprovato i dolori del terremoto. Prima degli inni nazionali, la banda eseguirà la marcia funebre per ricordare i nostri morti sotto le macerie. Un richiamo alla sofferenza vera. Quello che accadrà sul campo — per quanto acre, in una cornice ribollente — sarà pur sempre un fatto sportivo malgrado gli strilli anticipati di molti, in Italia. La Juventus, certo, venne «maltrattata» sul campo del Panathinaikos ma non ebbe danni concreti. •Non ne avrà neppure la vostra Nazionale—sostiene Palagulias, evitando di parlare del clima di domani — perché anch'essa, come prima la Juventus, ha le spalle al sicuro. I bianconeri partivano da un grosso successo dell'andata, gli azzurri hanno'tre vittorie alle spalle nel nostro girone pre-mondiale. Anche se non siete più la squadra dell'Argentina, in Spagna nell'82 ci sarete di sicuro. Ovvio che vogliamo andarci anche noi, la nostra lotta è contro la Jugoslavia, terza forza del gruppo». Per lottare contro la Jugoslavia, bisogna battere domani l'Italia. Questo Panagulias non lo dice a noi, ma alla sua squadra. La nazionale greca, che vedemmo a Copenaghen disputare una magistrale partita fra contenimento e contropiede manovrato e che ora, con gli stessi uomini, capovolgerà il disegno tattico impostando una gara d'attacco. Ci sarà insomma uno scambio delle parti. A Patrasso, e lo disse subito, il et. ellenico ha tratto l'impressione di un calcio azzurro sempre pericoloso in fase di rimessa. La vittoria della Under 21 ha giovato alla Nazionale di Bearzot, gli avversari attaccheranno ma non vorranno «scoprirsi» troppo, avranno almeno un condizionamento psicologico. Contro la Danimarca (una squadra ben più forte di quella vista a Roma, dove era ormai distrutta da due sconfitte), la Grecia mostrò non soltanto capacità tattiche ed elementi dalla notevole tecnica individuale, ma una grande consistenza atletica. Ardizoglou, scattante in contropiede, Kosticos, dall'ottimo palleggio, Kouis, goleador capace di fare regia e copertura, Kapsis, torre difensiva, e Sarganis, portiere miracolo, furono gli elementi più in vista nel quadro di un complesso che seppe subire e reagire senza manfrine a tackles rabbiosi, accettando la battaglia sul piano fisico con grande coraggio. La squadra di Copenaghen sarà ripresentata domani. Sarganis fra i pali, Kyrastas e Iosifidis terzini d'ala, Firos e Kapsis coppia difensiva centrale (auguri, Graziani), un blocco centrocampo-attacco molto compatto. Livathinos e Delikaris più pronti alla copertura, Ardizoglou, Kouis, Kosticos e Mavros più pericolosi nel tiro. Kouis (11 reti in 12 gare) è il capocannoniere del campionato. Se qualcuno dovesse fallire la prova, Panagulias ha due grosse carte di riserva: il difensore Ravussis, ma soprattutto la recente rivelazione Grigoris Chalambridis. del Doxa, otto gol in campionato, un metro e 87 per 82 chili, 22 anni, studente di educazione fisica. Per l'ultimo assalto è pronto questo ariete, gli azzurri sono avvisati. Bruno Perucca

Persone citate: Bearzot, Bruno Perucca, Graziani, Kapsis, Zoff