L'impegno dell'Enpa per salvare animali

L'impegno dell'Enpa per salvare animali Il quartier generale a Salerno L'impegno dell'Enpa per salvare animali POTENZA — Buone notizie per i padroni di animali che spesso esitano ad abbandonare i paesi distrutti temendo che le loro bestie siano rubate o uccise, anche dagli stenti: da venerdì l'Enpa (risorta e di nuovo funzionante come Ente morale) ha posto il suo quartier generale in via del Sedile di Campo a Salerno e, al comando del presidente nazionale Rombaldi con due elicotteri messi a disposizione dal distretto militare, in stretto contatto col ministero della Sanità e con l'appoggio di un gruppo di carabinieri al comando del colonnello Ciampa, invia volontari (di Milano, Lecco, Bari, Arezzo e Salerno) e veterinari (un'equipe è giunta dalla zoofila Inghilterra) nei paesi e nei casolari distrutti dal sismo, nel Salernitano e nell'Irpinia (mentre nelle altre zone operano non meno appassionati e attivi altri enti leghe, gruppi zoofili privati). Così si salvano animali ancora vivi chiusi nelle stalle crollate o abbandonati (già 50 vengono giornalmente foraggiati), si accolgono in recinti quelli vaganti nelle campagne, si sopprimono i feriti irrecuperabili si affidano i cani senza padrone a zoofili privati (35 sono già ospiti di famiglie di Avellino, altri a Arezzo e Viterbo) oppure al canile di Colle Mentuccia a Roma (del dottor Parrelli, promotore del referendum antivivisezione). «Non dimentichiamo — dice Rombaldi —, che i cani (ma anche i gatti) hanno salvato vite umane attirando l'attenzione su sepolti vivi». Alcune bestie sono state fucilate da militari? Rombaldi risponde: «E' accaduto nei primi giorni, quando alcuni sindaci si sono lasciati prendere dalla psicosi del randagismo, autorizzando i carabinieri a sparare sugli animali. Ma assicuro che nei luoghi da noi controllati (Laviano, Castelnuovo di Conza, Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi, Calabritto, Quaglietta, Caposele e Senerchia) non accade più agli animali non randagi. Diverso il problema per l'interramento delle carogne e per i cani randagi. In provincia di Avellino c'è un'ordinanza del prefetto di abbattere gli animali randagi e lo si sta facendo perchè molti si sono già inselvatichiti Per gli animali di allevamento si stanno predisponendo tre centri di raccolta in zona attorno ai quali gli allevatori se lo vorranno potranno mettere le roulottes. In tutto il comprensorio dell'Alta Irpinia c'erano circa 8400 bovini 3200 ovini 5500 suini Il problema è adesso trovare luoghi recintati permettere al sicuro ovini e bovini almeno per tutto l'inverno, e spazi coperti per conservare i foraggi die si spera saranno inviati in offerta da zoofili. Per le offerte di cibo destinato agli animali telefonare al 089/220587 di Potenza o al 06/657047 di Roma (sede dell'Enpa). «La Stampa» ha oggi contattato la casa generalizia dei francescani a Roma per chiedere se i conventi vicini alla zona terremotata potrebbero offrire spazi recintati e depositi coperti per salvare, con gli animali il patrimonio zootecnico delle zone terremotate. Fra Cristoforo Tomatis, a nome del ministro generale dei francescani fra Vaughn, ha subito aderito: «Noi abbiamo già messo a disposizione delle autorità italiane i nostri conventi per tutte le necessità dei terremotati. E' naturale che siamo disponibili anche per gli animali, ciò che tra l'altro ci è molto congeniale. Anche San Francesco lo avrebbe fatto». Già stasera una decina di volontari zoofili dormiranno nelle nude celle dei frati nei conventi di Paestum e di Capaccio. Laura Bergagna

Persone citate: Ciampa, Cristoforo Tomatis, Laura Bergagna, Parrelli, Quaglietta, Vaughn