Scontri alla Camera di Alberto Rapisarda

Scontri alla Camera Scontri alla Camera (Segue dalla 1* pagina) migliorate le cose. L'unico atto pronto del governo, ha detto, è stata l'approvazione dei provvedimenti legislativi. Ma tutto questo non deve servire ad attaccare la de, la quale rivendica a sé il merito di aver costruito qualcosa nelle zone oggi distrutte dal terremoto, e nega di aver creato solo -un ammasso di clientele*. Bianco, In indiretta polemica con Zamberletti e Rognoni, ha infine detto che non è realizzabile l'esodo dei terremotati. I de lo hanno a lungo applaudito accorrendo a stringergli la mano. Per i comunisti ha parlato Giorgio Napolitano. Una scelta evidentemente calcolata dalla segreteria del partito, che è servita a spiegare in modo ufficiale quale è il senso della «svolta» del pei: «questione morale» e rinnovamento della direzione politica del Paese sono ormai connessi «in modo inscindibile* per i comunisti. «Noi non possiamo cercare l'unità, e non la cerchiamo, con forze che non sappiamo rompere con la corruzione e con l'intrigo* ha detto Napolitano. Tutti i partiti dovrebbero porre la «questione morale» alla de ed anche a se stessi. E rivolgendosi ai socialisti, ha detto che su questo problema -si gioca in non lieve misura la funzione e l'unità della sinistra in Italia*. Gli oratori degli altri partiti di governo sono stati molto cauti, pur riconoscendo anche loro l'esistenza dei ritardi. Unico ad accennare alle polemiche su Pertini è stato il socialista Casalinuovo, per prendere le parti del Presidente della Repubblica. Molto polemico, invece, il capogruppo repubblicano Mamml, il quale ha sostenuto che i ministri investiti da sospetti debbono lasciare il governo, con indiretto ma chiaro riferimento a Bisaglia (de). Un preciso richiamo alla «questione morale», che i repubblicani non vogliono far cadere e lasciare solo all'iniziativa del pei. Per questo il pri sta chiedendo ai partiti di governo di decidersi a convocare un «vertice» su questo problema (probabilmente si terrà giovedi prossimo). Per i liberali (partito che si è astenuto nella votazione sulla fiducia) ciò che emerge nel dopo terremoto è «la crisi dello Stato». Il segretario Zanone ha proposto che la protezione civile dipenda direttamente dal presidente del Consiglio ed ha raccomandato che la ricostruzione nel Sud non venga affidata unicamente alle strutture pubbliche per evitare favoritismi politici. Alberto Rapisarda

Persone citate: Bianco, Bisaglia, Casalinuovo, Giorgio Napolitano, Napolitano, Pertini, Rognoni, Zamberletti, Zanone

Luoghi citati: Italia