Le accuse nell'intervista a gruppo di radio private

Le accuse nell'intervista a gruppo di radio private Le accuse nell'intervista a gruppo di radio private Appena saputo di quanto aveva detto De Carolis, Freato ha querelato il deputato de - Tre ipotesi sul comportamento di Moro DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Pubblichiamo le dichiarazioni dell'on. De Carolis rilasciate nel corso di una trasmissione di «Multiradio-, un pool di 16 emittenti dell'Alta Italia. Un ascoltatore ha chiesto per telefono il parere del parlamentare de su Sereno Freato. l'ex segretario di Aldo Moro, e De Carolis ha risposto: «Freato è un ladro, è un ladro di regime. Cioè una persona che approfittando di una posizione che aveva nel sistema politico e a fianco di un importante uomo politico, si è messo da parte non 16 — perché se fossero 16 sarebbero effettivamente po¬ chi — ma probabilmente centinaia di miliardi-. De Carolis ha poi aggiunto: «E' partito con le pezze ai pantaloni ed è arrivato miliardario. Ora, queste situazioni sono situazioni assolutamente intollerabili che, tutto sommato, rendono per questo aspetto persino peggiore l'attuale sistema di quello precedente. Noi facciamo, per esempio, il discorso dell'antifascismo, ma questi profitti di regime di questa dimensione probabilmente da quel poco che posso capire io, che allora non ero ancora nato, non si facevano e Mussolini è morto senza una lira in tasca-. A un'altra domanda se a suo parere Moro fosse all'oscuro di tutto, De Carolis ha risposto: «Io rispondo con molta amarezza e sinceramente perché credo che il dovere della sincerità sia impellente in questa vicenda. Secondo me, Moro aveva delle gravi responsabilità. Ci sono tre ipotesi possibili: la prima è che Moro non sapesse niente, non avesse capito, non avesse visto. La seconda è all'estremità opposta; e che Moro avesse addirittura aiutato Freato a mettere insieme questo gruzzolo e ne fosse il reale proprietario. Quella intermedia è che avesse capito tutto ma che tollerasse perché Freato gli serviva come collaboratore e cioè finanziatore della corrente. Ecco. Io la prima ipotesi la devo scartare perché è impossibile che un uomo della potenza e dell'intelligenza di Moro non avesse capito il meccanismo-. «La terza non voglio prenderla in considerazione, perché prima di lanciare una accusa di questo tipo bisogna avere le prove. E poi non vorrei fc~e quello che stanno facendo molti in questi giorni e cioè gettare la croce addosso a qualcuno senza avere nemmeno un elemento concreto-. «La seconda ipotesi mi sembra evidente: Moro ha accettato che al suo fianco si realizzasse, si costruisse un formidabile apparato di potere economico perché questo gli era utile nella sua attività-. Freato, appena venuto a conoscenza delle dichiarazioni, ha querelato «Multiradio-.

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