Strumenti di Isotta

Strumenti di Isotta Strumenti di Isotta MILANO — Secondo Paolo Isotta l'editoria musicale italiana non ha ancora distinto fra operazioni culturali serie e opportunismo. Paolo Isotta si accinge a varare, con Piero Buscaroli, una nuova collana di musicologia, «Musica e storia», il cui primo volume (La storia degli strumenti musicali di Kurt Sachs) uscirà da Mondadori alla fine di novembre. Intento della collana è far conoscere la musica agli specialisti e agli appassionati. Ma, paradossalmente, non ha intenti divulgativi. «Le collane divulgative sono inutili, dice Isotta. Vogliamo creare una piatta/orma culturale che consenta di capire meglio la musica. In genere si fruisce la musica classica in maniera sbagliata, impressionistica. Bisogna fare uno sforzo per entrare nei valori culturali e artistici verir.. Il primo volume è ampio e complesso. -Stiamo lavorando alle seconde basse, dice Isotta, ma, più che correggerle, dobbiamo ricamarle. Già i nomi degli strumenti pongono problemi. E' un libro che, oltre alla musica, traccia anche una storia delle tradizioni popolari e finisce col diventare un'opera di antropologia e di mitologia, appassionante come un romanzo». I programmi? «La collana, per il momento, è fatta materialmente da Buscaroli e da me, quindi è subordinata al collo di bottiglia che siamo noi. Prevediamo di pubblicare quattro titoli all'anno, ma, soprattutto, speriamo di tracciare una strada e di riuscire, un giorno, a stampare libri prodotti da noi. Vorremmo che il nostro "budget" fosse tale da poter compensare adeguatamente la fatica di un autore-. (o. g.)

Persone citate: Buscaroli, Isotta Milano, Kurt Sachs, Mondadori, Paolo Isotta, Piero Buscaroli