Bambine di bisci nella Torino del cav. De Amie

Bambine di bisci nella Torino del cav. De Amie Bambine di bisci nella Torino del cav. De Amie Doppie corna, ferro di cavallo e corallo per le bambole usate a fini di magia nera. Bambine e donne sono streghe, notoriamente; nessun uomo è mai stato bruciato per stregoneria. I discorsi, le chiacchiere dei visitatori diventano terribili; riguardano bambine e donne. Con le bambole mica ci han giocato solo le bambine. Maria Antonietta mandava bambole a sorelle e cugine di Vienna per spiegare la moda di Parigi. Basta avere qualche filo grigio per ricordare bambole di gusto equivoco collocate non solo sui letti matrimoniali, che tutto santificano, ma anche sul comò in camere di santità scarsa. Non è finita. I visitatori della mostra della Finarte, se vorranno astrarsi e concentrarsi, per vedere semplicemente, innocentemente, oggetti graziosi e curiosi, dovranno mettersi una corazza mentale onde non esser feriti da un'ultima osservazione, che certamente verrà fatta da molti visitatori, femministe superstiti e .genitori de- NELLA Torino di fine Ottocento il p lier De Amicis portava la sua bar spasso per le geometriche vìe della c e sornione s'Infilava nei cortili dei palai botteghe artigiane o spiava da dietro i p< dei bambini dalle scuole. , Nei «Ricordi., pubblicati da Treves ne sono le pagine dedicate dall'autore del .C di incentri, a ritratti e curiosità. E proprio dal pozzo dei «Ricordi d'i] scuola» Sellerio ha ripescato per la sua r lana «La memoria», il racconto de il «Re i le» (pagine 41, lire 1500), arricchendolo coi zione di Carlo A. Mandrignani, E' il ritratto leggero e vagamente Inquii rardo Bonlni, «Inventore, fabbricante e r bambine inanimate» che ha bottega nells cittadina. Intervistatore discreto e quasi Amicis stuzzica le confessioni del «Re del perché gli racconti tic e manie dei suoi ( tempo stesso sveli la sua passione, lieverr sa, lievemente macabra, per quel mondo tiginosi e in miniatura, che a suo piacimi la come un personaggio dai contorni hof t nati dalla bellezza o dalla preziosità della bambola, ma dalla sua integrità, dalla sua autenticità. Attenzione. Stiamo già scivolando, e scivoleranno tutti i visitatori, ad un discorso iettatorio, da far le corna. Se una bambola è giunta fino a noi, si pensa, sarà perché la bambina non ci ha potuto giocare fino in fondo, non l'ha potuta consumare. La bambina è morta prima. E infatti le bambole più antlclie si trovano nelle tombe. re oggetti graziosi e curiosi, un'occasione seria per cominciare a farsi un'idea di cose sconosciute, misteriose. Si impara per esempio che nelle bambole più che in altri manufatti la bestia nera è il restauro Certe bambole non hanno data (e non hanno valore) perché prima gli han rifatti i vestiti, poi gli han cambiato la parrucca, poi gli han sostituito gambe e braccia, e via, fino agli occhi e alla testa intera. Certi prezzi alti non sono determi¬ primi del '900

Persone citate: De Amicis, Maria Antonietta, Sellerio, Treves

Luoghi citati: Parigi, Vienna