Con questa bambola non gioco più la metto all'asta

Con questa bambola non gioco più la metto all'asta Con questa bambola non gioco più la metto all'asta fallocratico (chit dice cosi). L'eco di queste tesi si libro Feltrinelli t to, che si intito me lo compri?', i Casu e Bruna 5000). Chi, uscendo < della Finarte, vi a comprare il i anche le vetrin quella del librai chiata ai prezzi t Giampaol mocratiei'. Ancora ventanni fa Roger Caillois poteva considerare le bambole una componente fissa di tutte le civiltà, un elemento eterno dell'infanzia umana, beninteso femminile. In questi ultimi ventanni se ne è fatta di strada. La bambola è stata messa sotto accusa in quanto strumento di separazione, destinato a confinare la donna in un .ruolo- materno e casalingo, all'interno di un sistema, patriarcale o MILANO — Per la prima volta la Finarte organizsa un'asta di bambole. La sera di venerdì 14 verranno mbattutU 151 pezzi. Alcuni sono a *partenza libera^., altri hanno prezzi di stima iniziali sul milione e mezzo. L'esposizione è aperta sin da martedì 11 (via dei Bossi 2). Vale la pena di vederla: tante bambole cosi assortite e cosi belle non le ha nessun museo italiano, per vedere qualcosa a questo lil'ello bisognerebbe andare a Montecarlo o a Norimberga. In Italia le arti minori non sono mai state prese tanto sul serio, e men che mai si è prestata attenzione agli oggetti della vita quotidiana, né a quella contadina né a quella alto-borghese. Questi gusti, molto diffusi specialr mente in Inghilterra, cominciano a diffondersi fra noi, però i collezionisti sono ancora pochi e alla Finarte hanno fatto fatica anche a trovare gli esperti che scrivessero il catalogo e fissassero le stime iniziali. Questa dunque è una occasione divertente per vede-

Persone citate: Bruna, Casu, Roger Caillois

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Milano, Montecarlo, Norimberga