Suicidi a Masada

Suicidi a Masada Suicidi a Masada (t. I.) Al suo sesto romanzo storico-archeologico, Bruno Tacconi scopre Masada. la città fortezza riportata alla luce una quindicina di anni fa sulle alture intorno al Mar Morto, dove si consumò l'ultima resistenza di Israele contro l'occupante romano. Fu un episodio di autogenocidio, quasi unico nella storia: 960 zeloti, guidati da Eleazaro, asserragliati nella fortezza di Erode il grande, decisero di darsi la morte tutti insieme piuttosto che cadere prigionieri degli incirconcisi legionari. Gli archeologi hanno ritrovato le testimonianze di questa tragedia. Il medico vogherese rievoca l'episodio sotto forma di romanzo (Masada, 372 pagine, 9000 lire), secondo la formula dell'omnibus più collaudato: con molto dialogo, episodi avventurosi e sentimenti elementari attribuiti ai personaggi. I romani esclamano «per Giano bifronte! », gli zeloti accusano «la cricca del farisei, che amministra 11 Tempio e le banche».

Persone citate: Bruno Tacconi, Erode

Luoghi citati: Israele, Masada