Nell'81 meno inflazione (e meno posti di lavoro)

Nell'81 meno inflazione (e meno posti di lavoro) Le previsioni degli economisti a Saint-Vincent Nell'81 meno inflazione (e meno posti di lavoro) Dovremmo assistere a una ripresa degli investimenti, ma il Paese aumenterà di poco o nulla la sua ricchezza - Sotto accusa politici, governo e sindacato - Il ruolo della piccola e media industria DAL NOSTRO INVIATO ST-VINCENT — Chiamati a fare le loro previsioni su come andrà l'economia italiana l'anno prossimo, gli esperti non si sono limitati a dire che l'inflazione forse calerà di qualche punto, che diminuirà ancora il numero dei posti di lavoro, che dovremmo assistere ad una ripresa degli investimenti, che il Paese aumenterà la sua ricchezza di poco o punto. Hanno anche lanciato siluri contro governo, politici, sindacato. Gli economisti hanno svolto contro voglia il compito di dare cifre sul 1981, preferendo assumersi il ruolo dei medici che scoprono le cause della febbre e danno le medicine per farla scendere ma non dicono di quanto si abbasserà, perché sono convinti che loro possono poco, anche se qualcuno è .consigliere del principe»: il potere appartiene ad altri. Insomma l'andamen to dell 'economia continuerà a dipendere dal governo, dai partiti, dai sindacati Lo hu sintetizzato Siro Lombardini, alla fine del 'forum*: .Il vero problema del 1981 sarà il problema della governabilità: Così, questo convegno di St-Vincent si è risolto in un elenco di mali e di terapie per la nostra economia, ma soprattutto in diversi inviti ai nostri amministratori e alle 'forze sociali». Tra gli inviti del senatore comunista Napoleone Colajanni, clamorosi quelli a ridiscutere scala mobile e produttività. Carlo Mario Guerci ha sollecitato la fine del mito della diversificazione produttiva e l'abbandono del sistema dei processi decisionali troppo lunghi. Graziani ha sollecitato l'industria ad approfittare del momento sindacale favorevole: Spinelli, il presidente della Confapi, ha chiesto per le imprese mediopiccole la possibilità di liberarsi di manodopera, di avere più assistema sui mercati esteri da parte magari di un ministero unificato, perché è determinante il buon andamento della piccola e media industria, che oggi assorbe il 65 per cento degli italiani che lavorano. Sergio Ricossa ha invitato a considerare inapplicabile il moliberismo nel nostro Paese, evitando di confonderlo con le misure della Thatcher. Onorato Castelli- no ha detto che più che un'espansione dei consumi .so-, cializzati» (indispensabile secondo Lombardini) va auspicata una crescita dei consumi privati ed industriali che rispondono maggiormente alla richiesta del mercato (come Ricossa chiede da tempo). Nino Valentino, segretario generale del CneU ha invitato questa volta gli economisti a premere i politici nelle scelte istituzionali Anche Claudio Napoleoni ha insistito sui politici. Usuo è stato un invito al governo a governare e a smetterla con gli elenchi pieni di lagnanze; a sciogliere il grosso nodo dell'assistemialismo. fattore che può incidere fortemente sull'andamento del Paese, come poi ha ricordato il ministro Reviglio. .Sciogliere questo nodo — ha detto Napoleoni — comporta da parte del sindacato la soluzione dei problemi della mobilità, del collocamento, della formazione professionale, della piena occupazione. All'impresa, invece, va chiesta una politica liberistica seria. E seria vuol dire che all'impresa vanno tolti i lacci e lacciuoli ma anche tutti i sussidi». Napoleoni ha rilevato che in Italia esiste un partito dell'inflazione, non identificabile in un partito politico, il quale non sceglie mai tra gli interessi ma li cavalca tutti E' il partito che consente la coesistenza di contrapposizioni anche esasperate. Una tesi che Giorgio Rota porta avanti da tempo. Giancarlo Mazzocchi ha fatto notare che l'andamento, non soltanto economico, dell'Italia dall'81 in avanti dipenderà forse in gran parte dall'Eur 2, l'assemblea generale dei consigli dei delegati in programma a Milano. Si discuterà di produttività, del ruolo del sindacato come soggetto politico, della struttura del salario. .1 tempi sono maturi — ha spiegato Mazzocchi — e i sindacati dimostrano una disponibilità a cambiare rotta». I premi St-Vincent per l'economia sono stati assegnati, a Salvatore Biasco, Michele De Benedictis e Vincemo Cosentino, Alberto Mucci Roberto Bencivenga e alla Etas Kompass. r. bo.

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