Mosca apre la caccia ai falsi medici-stregoni di Fabio Galvano

Mosca apre la caccia ai falsi medici-stregoni Di moda la paramedicina dopo il caso pubblicato della guaritrice di Breznev Mosca apre la caccia ai falsi medici-stregoni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Non c'è pace per i guaritori russi, da quando il nome di Dshuna Davitashvili fece nei mesi scorsi il giro del mondo, per le cure con le quali la donna avrebbe 'ringiovanito» Breznev. La miracolosa georgiana fu strenuamente difesa dalla Komsomolskaja Pravda. Disse il giornale dei giovani comunisti: «Le sue cure non sono in contrasto con la medicina ufficiale, ma in piena armonia con essa»; sostenne la potenza di un 'Campo biologico» che emanava dalla donna; concluse parlando di 'impulsi acustici e ottici» ed escludendo la presenza di un fatto 'parapsicologico o ipnotico'. Provvide la Lìteraturnaja Gazeta a ridimensionare 'a credibilità della guaritrice. Il •campo biologico', scrisse il giornale, non esiste: 'Certe affermazioni sono insostenibi¬ li'. Riparti all'attacco la Komsomolskaja Pravda, in uno dei pochi battibecchi che si siano mai visti fra giornali sovietici, mentre cominciava a spargersi a Mosca la voce che la donna avesse addirittura curato il ministro della Sanità. Qualcuno dolcette intervenire dall'alto, poiché la polemica cessò. Se n'è riparlato ieri, questa volta sulle pagine di Sovietskaja Kultura. L'articolo in questione sembra destinato a mettere la parola fine a ogni polemica e soprattutto a tranciare sul nascere le aspirazioni paramediche di quelli che chiama, senza mezzi termini, 'Ciarlatani». E"una curiosa e preoccupante rassegna che potrebbe anche dimostrare -he tutto il mondo è paese, Russia compresa. C'è Katerina Pavlovna Dostoevskaja, per esempio, che cura di tutto, dal tumori mali¬ gni ai raffreddori (fra i suoi pazienti ci sarebbero celebri musicisti e letterati) con «metodi tibetani»: tre giorni con sei litri di purga e scorpacciate di sale, un giorno a dieta di olio e limone, poi quattro aghi piantati nel fianco, verso il fegato, infine una dieta rigorosa con pane fatto di borzhomi (un'acqua minerale della Georgia). «Una mia amica — rivela un paziente — si senti male e fu ricoverata in ospedale. Un'altra persona che soffriva di allergie non trasse giovamento. Io persi 5 chili, ma non posso dire di stare meglio». C'è poi un ex jerruaeie, definito dal giornale 'lottatore per la riorganizzazione dell'organismo umano». Si chiama Vitali] Vasilievich Karavaev. La sua «dieta, consiste in due o tre scatole di polvere dentifricia o il guscio tritato di un uovo, a scelta, più un misterioso «latte disintegrato» e succhi di frutta. Il pane — prodotto di una fermentazione artificiale — dev'essere imbibito di kalendula. un'erba medicinale russa. Egli attribuisce grande importanza alla respirazione: l'aria della narice sinistra raffredda il cervello, quindi occorre respirare dalla destra; la bocca non dev'essere usata, meglio tenerla occupata succhiando semi di dattero. Recentemente un giudice di Vidnovskij, presso Mosca, ha censurato Karavaev, scatenando — dice ti giornate — «una tempesta». Sovietskaja Kultura va avanti con un elenco di guaritori fornito dal ministero della Sanità- il matematico A.S. Kronrod, che con la moglie «cura» anche i casi di cancro con la pozione «mivil» (pillole bulgare «anabol. con un litro di latte caldo) e che è attualmente sotto processo (ma af¬ ferma di avere guarito tremila persone); un muratore di Sochi, S.E. Chernishov, che vende a tutti la sua panacea, l'elisir «chisistor» (processato a gennaio, fu multato, ma evitò la galera perché era troppo anziano); una tale, A.K. Schastnich, di Leningrado, che con una pozione di erbe e tinture pretendeva di curare il cancro. Ma il caso forse più clamoroso è quello di un moldavo, certo Todik. La sua medicina, estratto di noce e kerosene, era talmente tossica che tutti gli animali sui quali fu provata morirono nel giro di 24 ore. La morale? «Quando la gente si rivolge ai medici dopo essere passata nelle mani sudicie dei ciarlatani — conclude il giornale — sovente è troppo tardi». Ma allora, chi ha curato il compagno Breznev? Fabio Galvano

Persone citate: Breznev, Chernishov, Davitashvili

Luoghi citati: Georgia, Leningrado, Mosca, Russia