I calciatori della Lazio si smentiscono a vicenda di Mario Bianchini

I calciatori della Lazio si smentiscono a vicenda Processo scommesse: interrogati Wilson e compagni I calciatori della Lazio si smentiscono a vicenda ROMA — n fronte dei giocatori della Lazio, coinvolti nello scandalo delle partite truccate, si è spaccato clamorosamente davanti ai giudici del tribunale di Roma. Wilson ha accusato Montesi di aver •raccontato menzogne* sui fatti che precedettero la vigilia della partita Lazio-Mi]an (Montesi ha dichiarato in istruttoria che Wilson gli propose di favorire la vittoria dei milanisti); l'ex capitano biancazzurro ha pure fornito una tesi totalmente opposta a quella di Giordano, Manfredonia e Cacciatori di quella famosa sera di sabato, dichiarandosi inoltre vittima di un complotto tendente ad affibbiagli la veste di •comodo capro espiatorio* che all'età di 35 anni non serviva ormai più alla Lazio. Sempre secondo Wilson, l'assegno di 15 milioni fu consegnato da Cruciarli a Cacciatori che invece ha detto di averlo ricevuto dal compagne di squadra. . L'udienza si è protratta a lungo nel pomeriggio, proprio per sentire Wilson il quale, adducendo un malinteso, non si era presentato in mattinata come stabilito il giorno prima dal tribunale, n giocatore ha esordito a sorpresa: •Desidero rettificare parte di quanto affermai in istruttoria, trovandomi all'epoca, in precarie condizioni psico-fisiche. D'accordo con il mio avvocato, ho deciso di dire la verità». Qui è cominciato il racconto degli episodi che precedettero Milan-Lazio, con tutta una serie di incontri nell'albergo che ospitava la squadra romana fra Wilson, Cruciani, Giordano, Manfredonia e Cacciatori. Il Cruciani appariva preoccupato, aveva scommesso grosso insieme con Trinca, fece pressioni affinchè 1 laziali favorissero la vittoria del Milan. •Noi respingemmo la proposta — ha continuato Wilson — ci trovammo nella stanza di Giordano. Cruciani tirò fuori un assegno, del quale non conoscevo la cifra e lo consegnò a Cacciatori. Questi lo prese e disse che avrebbe disputato la sua partita, come del resto avrebbero fatto i compagni». L'ex capitano, dopo aver smentito Cruciani di incontri avvenuti a Roma nella settimana che precedette la gara milanese, ha parlato dei contatti avuti con Ferruccio Cruciani, padre di Massimo, attraverso don Lisandrini. ' Il frate avrebbe fatto da tramite per tentare, insieme con Wilson, la strada che consentisse alla famiglia Cruciani di recuperare grosse cifre perdute con il calcio-scommesse. Il presidente Battaglini ha chiesto all'imputato su quali persone avrebbe dovuto intervenire e perchè proprio lui. •I discorsi del Cruciani erano poco chiari e le richieste piuttosto vaghe. Mi disse che molti giocatori erano implicati nello scandalo. Avrei dovuto interpellare dei presidenti di società per rientrare almeno parzialmente delle somme perdute». Battaglini: «Ci dica qualche nome». •Lenzini, Agnelli e forse anche il presidente del Bologna» ha replicato Wilson. Presidente: «Ma è vero che lei si recò da Montesi per proporgli di truccare Milan-Lazio?». Con tono aspro, Wilson ha risposto: «E' una grossa menzogna. Ho saputo da persone vicine alla Lazio che Montesi era stato contattato in quanto si voleva scaricare su di me ogni responsabilità essendo con i miei 35 anni alla fine della carriera». E' seguito l'interrogatorio di Cacciatori che è stato brevissimo. L'ex portiere ha detto di aver ricevuto l'assegno di 15 milioni da Wilson e di averlo successivamente incassato attraverso il suo amico Orazio Scala. Manfredonia ha ammesso di aver incontrato il Trinca insieme con Giordano a Roma prima di Milan-Lazio, ma di aver respinto le sue proposte. A questo punto l'altro colpo di scena: «il Milano non ci fu alcun incontro di cui ha parlato Wilson. Non ho visto Cruciani o altri». Identica affermazione ha fatto subito dopo Giordano il quale ha tra l'altro aggiunto che quando si trovava a Vie tri sul Mare, in ritiro con la Nazionale, si presentò da lui Ferruccio Cruciani per dirgli che 11 figlio era rovinato per colpa dei giocatori. «Mi chiese anche dei soldi. Io gli risposi che era pazzo. Lui replicò dicendo che avrebbe fatto scoppiare un casino». Oggi toccherà al presidente e ai giocatori del Milan. In mattinata erano stati ascoltati i calciatori del Taranto Petrovich, Quadri, Renzo Rossi, Massimelli e quelli del Palermo Brignani e Ammoniaci. Gli imputati hanno respinto l'accusa di Trinca e Cruciani di essersi accordati per truccare la gara Taranto-Palermo del 9 dicembre ■ La cancelleria del tribunale ha fatto conoscere intanto l'elenco dei testi che verrano interrogati nei prossimi giorni. Spiccano i nomi di Franchi, De Biase, Rivera, padre Lisandrini, Trinca, Cruciani e Montesi che dovrebbe portare una nota particolarmente vivace e interessante al pro- cesso Mario Bianchini