Emergenza a Amman: la Siria concentra truppe sul confine di Giorgio Romano
Emergenza a Amman: la Siria concentra truppe sul confine Ansia in Israele per la tensione dopo il vertice Emergenza a Amman: la Siria concentra truppe sul confine NOSTRO SEHVii.10 PARTICOLARE TEL AVIV — Con il discorso di re Hussein, si è chiuso ieri il più breve e incompleto vertice dei Paesi arabi, al quale l'assenza della Siria, del Libano, dell'Algeria, della Libia, dello Yemen Meridionale e dell'Olp ha tolto qualsiasi importanza reale. La cosa è tanto evidente che i Paesi del «rifiuto» hanno già deciso di convocare al più presto un nuovo vertice a Tripoli tra coloro che hanno bloccato il summit giordano, e Assad è partito per la Libia, dove incontrerà Gheddaf i. n vertice di Amman ha nascosto il suo fallimento dietro nebulose dichiarazioni retoriche, nelle quali ha ribadito la concordia di intenti per combattere il nemico sionista e riconquistare i territori occupati. Porse il soio risultato positivo è, nel campo economico, l'impegno degli Stati petroliferi ad aiutare i Paesi poveri (e la Giordania è tra i beneficiari) costituendo un fondo di sviluppo di 5 miliardi di dollari. Ma a parte le diserzioni e gli insuccessi, che provano una volta di più le divisioni del mondo arabo, il vertice è stato dominato da una minaccia altrimenti grave: quella di un conflitto tra Siria e Giordania. Dopo la notizia che la Siria aveva mandato una divisiòne a 5 chilometri dal confine con la Giordania, aerei da combattimento siriani hanno sorvolato la base militare giordana di Maf rak, nella regione di Deraa. Ciò ha indotto il governo di Amman a proclamare lo stato d'emergenza e ad inviare al confine con la Siria un'intera divisione. n ministro dell'Informazione giordano ha convocato una conferenza stampa nella quale non ha dato precisazioni sul movimento delle truppe del suo Paese, ma ha detto, in tono ironico, che le concentrazioni siriane .erano probabilmente dirette contro Israele e non contro la Giordania*. Si conferma che i siriani hanno inviato nella zona di Deraa la loro prima divisione blindata con 400 carri e 20 mila uomini. Stampa, radio e tv di Damasco hanno continuato ieri i loro violenti attacchi .contro il re sleale che ha cercato di ottenere l'avallo del vertice arabo al suo tradimento della causa palestinese e che vuol tentare con Reagan quello che non è riuscito con Carter, giungere a un accordo con Israele*. Le organizzazioni palestinesi continuano a gettare benzina sul fuoco e affermano che i giordani procedono ad arresti in massa di guerriglieri. In Israele si continua a seguire la situazione con la massima vigilanza. Il generale Gur, già capo dello Stato Maggiore dell'esercito, ha ripetuto anche ieri che non c'è pericolo immediato per Israele, ma che se l'esercito siriano penetrasse in Giordania si potrebbe verificare una situazione molto grave. E' imminente la partenza per Washington del viceministro alla Difesa, Zippori, accompagnato dal generale Tamir. Giorgio Romano
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