L'attacca del pci al governo di Luca Giurato

L'attacca del pci al governo L'attacca del pci al governo (Segue dalla 1* pagina) Consiglio. Su questo punto, c'è grande dibattito nel pei: Berlinguer dovrebbe parlarne oggi, in un comizio a Salerno. -Bisogna decidersi a riconoscere che nel momento in cui la de dimostra di non essere in grado di guidare il risanamento morale e il rinnovamento dello Stato, è al pei che spetta oggettivamente d'essere la forza promotrice e dì maggior garanzia di un governo che esprima e raccolga le energie migliori della democrazia italiana, nomini capaci e onesti di vari partiti ed anche al di fuori di essi — dice il passo fondamentale della direzione comunista, che ha aperto nuove tensioni e frenetici contatti nei partiti — E' evidente il carattere di eccezionalità di una simile proposta, ma al punto in cui è giunta la crisi politica del nostro Paese e l'esigema di salvezza della Repubblica richiedono il coraggio e la volontà di sperimentare una via nuova per avviare la realizzazione, in tempi determinati, nel pieno rispetto dell'ordinamento costituzionale e delle regole democratiche, di un programma di risanamento morale e di ricostruzione dell'organizzazione statale». n pei è contro 'vuoti di potere» immediati e contro le elezioni anticipate. Accoglie però alcuni dei contenuti fondamentali del discorso di Pertini e li inserisce in una sua battaglia che cerca il sostegno di tutto il psi e tutti i partiti democratici, nella speranza di spaccare la de. Partita da lontano, la linea dura del pei si è nettamente orientata verso l'alternativa. Anche Berlinguer, come Togliatti nel dopoguerra, ha scelto Salerno per una 'Svolta storica». Si credeva, ieri mattina, che l'avvenimento più importante, attorno al quale si preparava a ruotare tutta la giornata politica, sarebbe stata la decisione di Forlani di respingere le dimissioni del ministro dell'Interno. 'Caro Rognoni —ha scritto tra l'altro il presidente — apprezzo le ragioni che ti hanno portato a presentare le dimissioni ma non ritengo di poterle accettare. Tu sei stato, per la tua fumione, sin dalla sera del 23 scorso, accanto agli altri colleghi di governo, al centro dei compiti di direzione di questa ardua imj presa con spirito di piena re¬ sponsabilità totale dedizione». 'Accettare le tue dimissioni — scrive ancora Forlani — significherebbe aumentare ancora le difficltà di quanti, militari e civili, si stanno prodigando sema limite di sacrificio per soccorrere le popolazioni colpite. Nessuno meglio di me sa che le parole del Capo dello Stato, interprete di tanta disperazione e di tanto dolore, non erano dirette a censurare l'opera del governo». Qualche ora dopo, dal Quirinale è stata diramata questa nota: 'Il Presidente della Repubblica giudica "corretta" l'interpretazione data del suo messaggio dal presidente del Consiglio». Quanto a Rognoni, ha risposto a Forlani nel modo seguente: 'Accolgo il tuo invito a rimanere al mio posto in questo difficile momento. Dopo le tue considerazioni sento tutto il peso di responsabilità che vanno ben oltre le personali determinazioni». Quello che Piccoli ha definito con amarezza 'l'ufficio voci» si è scatenato ieri alla ricerca dei retroscena di questi tre atti ufficiali. La ridda di indiscrezioni non è mai stata così incontrollata e incontrollabile. Si è parlato di minaccia di dimissioni di Forlani in un collpquio con Pertini; di continui, estenuanti tentativi di mediazione di Piccoli, Longo, Spadolini; di grandi incertez¬ ze di Craxi, al quale sarebbero arrivati, dalla de, .messaggi» assai significativi: .Vuoi far dimettere Rognoni? Benissimo. Però, devono seguirlo a ruota Lagorio. Di Vagno e Ma¬ guani Noja». E via di questo passo, a briglia sciolta, sino al .vertice» di Palazzo Chigi. Il «vertice» è finito molto tardi ed è andato bene, almeno a giudizio di alcuni dei suoi protagonisti. Piccoli ha sottolineato con vigore .il carattere positivo della riunione, che ha rafforzato la maggiorama e l'ha resa molto compatta». Per Spadolini la maggioranza .esce rafforzata». Sul documento della direzione comunista, il segretario socialdemocratico Longo ha detto che il pei .sembra strumentalizzare oltre il giusto la drammaticità della situazione in cui il Paese versa, e sembra proporre un disegno di egemonia alternativo non solo alla maggiorama esistente ma anche al sistema». Longo ha precisato che la nuova posizione del Pei .costituisce un problema nel campo delle allearne locali, almeno per noi». Ha parlato anche Craxi, ma dell'emergenza e del terremoto, non di Berlinguer. .11 governo ha tutto il nostro sostegno e il nostro incoraggiamento in questa azione necessaria, urgente e difficile — ha dichiarato il leader socialista — Quanto al resto, abbiamo discusso sull'opportunità di rivederci da qui a qualche giorno per esaminare tutti gli altri problemi». Tra questi problemi, Craxi metterà anche la proposta di Berlinguer? Luca Giurato

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