Bimbo fra i calcinacci per due notti: salvato

Bimbo fra i calcinacci per due notti: salvato Bimbo fra i calcinacci per due notti: salvato DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONI — Ho visto salvare un bambino di 8 anni. E' rimasto sotto la casa crollata due notti e due giorni. Era a ridosso di un guardaroba su cui si era appoggiato il soffitto della stanza e il tetto. Padre, madre e Ciro, il fratellino di 4 anni, li avevano tirati fuori la sera prima. Lui era stato dato per morto e le ricerche erano state sospese. Giuseppe Fusco, invece, era vivo, ma non poteva parlare: aveva la bocca piena di calcinacci, riusciva solo a lamentarsi ma nessuno poteva sentirlo sotto quella montagna di macerie. Ieri alle 8,30 lo zio di «Pinuccio», Vincenzo, 44 anni, va attorno alla casa per vedere se riesce a recuperare quel poco che spunta dai mattoni e calcinacci. Gli pare di sentire un lamento debolissimo, lontano. Vincenzo Fusco sposta alcune travi, scava con le mani e urla il nome del nipote. Gli risponde un lamento ma non sa da che parte arriva. Intervengono due volontari svizzeri con i loro cani da fiuto, entrambi pastori tedeschi, Falk e Baffi; gli animali saltano sulle macerie e cominciano ad annusare avanti e indietro, avanti e indietro, fino a quando si fermano sull'angolo estremo dei ruderi e grattano con le unghie sul cemento. Stanno dicendo all'uomo che il bambino è Il sotto e solo in quel punto è possibile tirarlo fuori. Tutti spostano blocchi, ma la prigione del bambino sembra irraggiungibile, si intravede appena un ciuffo di capelli di lui e un pezzo di guardaroba che regge tutto il peso del soffitto. Arriva un escavatore e i denti del cucchiaio afferrano i blocchi, li sollevano quel tanto perché sia possibile a un militare di afferrare 11 bambino per le ascelle e portarlo all'aperto. Mancano venti minuti a mezzogiorno. Giuseppe Fusco è abbagliato dal sole e comincia a tremare. Tutto il suo corpo vibra e saltella come se fosse percorso dalla corrente elettrica. E continua ancora quando è adagiato sulla portantina sporca di sangue, caricato sull'ambulanza che a sirene spiegate lo porta nel campo sportivo dove sotto alle tende hanno allestito un piccolo ospedale. a. pop.

Persone citate: Baffi, Falk, Giuseppe Fusco, Speciale Moni, Vincenzo Fusco