Pubblico impiego sul piede di guerra il governo tratta per evitare scioperi di Gian Carlo Fossi

Pubblico impiego sul piede di guerra il governo tratta per evitare scioperi Ieri si è svolta una lunga riunione tra Cgil-Cisl-Uil e il ministro Darida Pubblico impiego sul piede di guerra il governo tratta per evitare scioperi Oltre ai ferrovieri sono pronti a scendere in agitazione il personale della scuola e i postelegrafonici - Lo Snals annuncia il blocco degli scrutini del primo trimestre ROMA — Lo stato di grave tensione esistente fra le varie categorie del pubblico impiego (statali, personale della scuola, postelegrafonici, ferrovieri, vigili del fuoco, controllori del traffico aereo, dipendenti di Civilavia ecc.) è stato esaminato ieri sera in un lungo incontro tra una delegazione della federazione Cgil-Cisl-Uil e il ministro della Funzione pubblica on. Darida. Lo stesso on. Forlani avrebbe dovuto presiederlo a Palazzo Chigi, ma questa mattina, egli ha dovuto delegare Darida per potersi recare in visita alle zone cosi tragicamente colpite dal terremoto. Il confronto non è stato risolutivo, né avrebbe potuto esserlo data la quantità di problemi in discussione e il loro notevole rilievo sotto i diversi aspetti economici, normativi, giuridici; è però servito a determinare una proficua ripresa di dialogo tra governo e sindacati, e a fissare un calendario di colloqui successivi diretti a definire possibili soluzioni. Darida ha confermato la volontà politica del governo, peraltro già espressa nelle dichiarazioni programmatiche, di affrontare con decisione le questioni dei pubblici dipendenti, rendendosi conto che questa categoria è stata sacrificata più di ogni altra da una contrattazione lunga, insufficiente, sottoposta ad una disciplina legislativa che ne ritarda sensibilmente gli effetti economici e normativi. La legge-quadro per la contrattazione nel pubblico impiego, ha assicurato il ministro della Funzione pubblica, dovrà andare avanti speditamente, come pure dovranno essere riprese o iniziate sollecitamente, a seconda dei casi, le trattative per i rinnovi dei contratti 1979-'81 degli statali amministrativi, del personale della scuola e delle altre categorìe, nella linea di quelli già stipulati per i dipendenti degli enti locali, del parastato, degli ospedalieri. Di pari passo si dovrà impostare un'efficace riforma della pubblica amministrazione, basata sul decentramento e la revisione delle competenze, in modo da realizzare una maggiore efficienza della macchina dello Stato ed una più elevata produttività. Qualcosa si dovrà fare al più presto anche per la riforma della dirigenza (reponsabilità, funzioni ecc.) e la revisione del relativo trattamento economico, come pure per le vertenze aperte nelle ferrovie, nella scuola. La delegazione è stata molto esplicita. Se nel giro di qualche settimana non si verificherà una significativa svolta per le molte controversie sul tappeto nel pubblico impiego, i sindacati confederali attueranno una serie di scioperi che determineranno la paralisi dell'intero settore. Il fermento è vivissimo ovunque, le categorie premono per ottenere una migliore sistemazione basata soprattutto sul principio della «non discriminazione» rispetto alle categorie di lavoratori privati. I ferrovieri sono pronti a scioperare (i sindacati autonomi avevano previsto un nutrito programma di astensioni, sospeso ieri per non intralciare l'opera di soccorso alle popolazioni terremotate), cosi pure il personale docente e non docente della scuola (il sindacato autonomo Snals ha preannunciato il blocco degli scrutini del primo trimestre), i postelegrafonici, i controllori del traffico aereo, il personale della direzione generale dell'aviazione civile (Civilavia) La delegazione ha illustrato al ministro Darida i punti qualificanti delle piattaforme per i nuovi contratti, che convergono su quattro aspetti fondamentali: l'attuazione della legge per trasformare in senso contrattuale la disciplina del rapporto di lavoro, la perequazione economica, la revisione dell'orario, la soluzione del problema delle anzianità pregresse. Sotto il profilo economico si dovrebbe assicurare un miglioramento medio mensile nel triennio di L. 50 mila. Occorrerà molto tempo? Il segretario confederale della Uil, Bugli, ha precisato: -Il nostro obiettivo, e ci sembra anche quello del governo, è di chiudere i contratti prima della fine dell'anno». Gian Carlo Fossi

Persone citate: Bugli, Darida, Forlani

Luoghi citati: Roma