Carne, sigarette e benzina guidano la corsa agli aumenti di novembre

Carne, sigarette e benzina guidano la corsa agli aumenti di novembre Costo della vita: più 2,6 per cento in un mese, 22,7 in un anno Carne, sigarette e benzina guidano la corsa agli aumenti di novembre La polpa di suino (prezzo medio) a 6 mila lire il chilo - Rincari fino al 20 per cento per Super filtro e Nazionali - Ritocchi del 4 per cento dal parrucchiere: c'entra la Reviglio? Principali imputati, benzina e sigarette; segue un'ottantina d'accusati minori: carne, pasta, farina, formaggi, insalate e broccoletti, mele, pere, banane; maglie, camicie e scarpe; detersivi, saponi, spazzole; quaderni, apparecchi tv, materassi a molle, lenzuola, ferri da stiro, dischi di musica leggera e quant'altro. questo mese, è stato collocato nel «paniere» del Comune per il consueto processo-bilancio statistico al costo della vita. Tutto è più caro rispetto al mese scorso. Risultato: l'indice dei prezzi al consumo a novembre è salito del 2,6 per cento. E' un aumento notevole, uno dei maggiori quest'anno. Solo in gennaio le cose sono andate peggio (3,1). L'inflazione non incontra freni efficaci, salari e stipendi sono sottoposti a dure prove. Lo sanno le massaie, i fumatori, gli automobilisti. Lo sappiamo tutti. D'altra parte — magra soddisfazione — statistiche, grafici e parametri elaborati dai rilevatori prezzi del Comune confermano quello che ognuno di noi ha già sperimentato di tasca propria: per vivere (e per alimentare l'innocente vizio d'una sigaretta o d'un caffè) in novembre abbiamo speso molto di più rispetto ad ottobre. Lo scossone ai prezzi questo mese lo ha dato in parte il «pacchetto» di provvedimenti varati dal governo Forlani proprio per frenare emorragie di denaro. Insomma, il rischio inflazionistico configurato nel 2,6 che ci preoccupa era in parte calcolato, cosi come prevedeva il «decretone» del Cossiga bis poi bocciato in Parlamento. I benefici di questo piccolo (o grande?) salasso novembrino dovremmo avvertirli nei prossimi mesi quando l'inflazione dovrebbe rallentare e consentire più respiro ai bilanci familiari maggiormente esposti a rischi (a meno di brutte sorprese già individuabili in ritocchi di tariffe). Come di consueto, osserviamo da vicino il comportamento di ogni singolo componente del paniere, cercando di capire le ragioni degli aumenti (vale la pena ricordare che i prezzi citati rappresentano una media fra quelli rilevati dagli esperti del Comune e quindi hanno valore indicativo: il consumatore, sotto casa o al supermercato può trovarne di più bassi, ma anche di più alti). Alimentazione: più 2,3 (17,3 rispetto al novembre 79). E' il capitolo che incide più d'ogni altro sul paniere (40 per cento circa). Questo mese l'andamento è condizionato anche dal rincaro delle sigarette che, per una singolarità statistica, figurano tra i generi alimentari. Gli aumenti variano daini,1 per cento (Nazionali esportazione filtro) al 20 per cento (Super filtro). Le sigarette più care: Marlboro Fol, 1250 lire il pacchetto. Fra gli alimentari veri e propri da segnalare l'aumento del 3 per cento della polpa di suino a causa del recente aumento dell'Iva. Un ritocco che ha suscitato perplessità. Colpisce un prodotto, frutto di allevamenti e di lavorazione nostrani. Era (e in un certo senso lo è ancora) l'alternativa alla più cara fettina di vitello (carne importata con esborsi notevoli di moneta). I continui ritocchi di prezzo rischiano di metterne in dubbio la convenienza. Oggi tocca le 6 mila lire il chilo. Aumenti sensibili per la verdura non di stagione (28 per cesctomspmgce3 bPdmli(3ppli7c3'7apnrnricsdAmcG cento peperoni, 20 melanzane); scendono, invece (11-12 per cento) i prezzi delle pere e delle mele. Abbigliamento: 1,5 (21.6 rispetto al novembre '79). L'aumento maggiore riguarda i guanti di pelle per uomo (9 per cento); seguono ritocchi dall'I al 3 per cento (maglie, impermeabili, tessuti di lana pettinata). Prezzo medio d'un cappotto da donna 159 mila lire; da uomo 153 mila; scarpe da 58 mila a 62 mila lire. Elettricità e combustibili: 2,2 (39,1 rispetto al novembre '79). I prezzi sono aumentati dal 2 al 3 per cento. Una bombola di gas liquido. 10 chilogrammi, costa 7770 lire (5550 un anno fa); il cherosene, canestro di 100 litri. 32.943 lire (23.742 nel novembre '79). Abitazione: 0.2 (19,4 rispetto al novembre '79). In questo capi¬ tolo 1 rilevamenti sono trimestrali (l'ultimo è stato fatto in ottobre). Questo mese incide solamente la manutenzione della casa (più 3,6 per cento). Beni e servizi vari: 3,5 (26,4 rispetto al novembre '79). Siamo alle note dolenti del mese. La colpa, prima di tutto, è da attribuire alla benzina: più 10,7 per cento la super, 8 la normale. Incidono poi 1 rincari dei prodotti i cui prezzi sono rilevati trimestralmente (elettrodomestici, musicassette, dischi, pensili, tavoli da cucina). Gli aumenti sono stati in media del 6-7 per cento. Sono più cari (2-3 per cento) anche detersivi e saponi; aumenti dal 3 all'8 per cento per lampade elettriche, quaderni e fogli di protocollo. Più cari lavaggio e messa in piega per le donne (4,1 per cento): è colpa della Re viglio? Si pagano di più anche il pranzo al ristorante (12 mila prezzo medio in un locale di seconda categoria), il biglietto minimo per lo stadio (6500 lire) e quello per un film di seconda visione (2120 prezzo medio). Infine, i rincari sotterranei, a partire da quelli dei settimanali, passati da 700 a 800 lire senza annunci preventivi. E il consumatore? Tace e paga. Renato Romanelli Numerolndicedl Dlfferenza COSTO DELLA VTTA OUobre Novem„re % '80 80 INDICE GENERALE 198,4 203,5 + 5,1 + 2,6 AUmcnUzione 182,0 186,1 + 4,1 + 2,3 Abblgllunento 209,4 212,6 + 3,2 •:- 1,5 Elcttricita e Combustibili 2903 297,4 + G,5 -:- 2.2 Abitazione 195,5 195,9 + 0,4 + 0,2 Beni e Servizl varl 203,5 210,6 + 7,1 + 3,5

Persone citate: Cossiga, Forlani, Marlboro Fol, Renato Romanelli, Reviglio