Bimba di 10 anni coperta di lividi e cicatrici? il patrigno è arrestato

Bimba di 10 anni coperta di lividi e cicatrici? il patrigno è arrestato Al Lingotto, quando la casa diventa un inferno domestico Bimba di 10 anni coperta di lividi e cicatrici? il patrigno è arrestato L'accusa del giudice parla di «maltrattamenti e lesioni continuate» - La piccola ha altri quattro fratelli che vivono come lei nella miseria -1 vicini; «Sentivamo sempre piangere» Laura Ricchiuti è una bimba esile, dimostra meno dei suoi dieci anni; nervosa, spesso aggressiva, è una delle tante piccole vittime della violenza che troppo spesso si consuma tra le pareti di casa, in un focolare che per molti bimbi diviene un inferno domestico. Ieri mattina il patrigno di Laura, Cosimo Summa, 32 anni, camionista disoccupato, impiegato da pochi giorni in una fonderia, è stato arrestato nel suo alloggio al 93 di via Canelli; un'operazione, se cosi la si può definire, condotta in silenzio, senza che i vicini di casa se ne siano accorti. Il mandato di cattura emesso dalla dott. Marilin- da Mineccia, parla di «maltrattamenti e lesioni continuate* nei confronti di Laura e dì sua madre, Anna di 33 anni; ma dietro il linguaggio burocratico si intravede una storia di miseria e di dolore, vissuta a lungo accanto alla ranquilla serenità delle altre famiglie che gremiscono la vecchia casa, nel cuore di Lingotto. Nella primavera i Summa arrivano nel piccolo alloggio al terzo piano, affacciato su uno stretto ballatoio; una famiglia numerosa con cinque bambini dai dieci anni agli undici mesi. Laura, Piero di sei anni, Giuseppe di 4, Franco di 2 e il piccolo Andrea. I primi due, Anna Ricchiuti li ha avuti prima di sposarsi, cinque anni fa, con Cosimo. Dopo le nozze l'uomo li ha riconosciuti, continuando a tenerli con sé, a crescerli con gli altri tre che sono arrivati in poco tempo. «Ci sono subito sembrati dei bimbi diversi dagli altri — dicono i vicini —. Più piccoli rispetto ai coetanei, spesso nervosi, aggressivi*. Aggiungono con una punta di reticenza: «Sporchi e mal vestiti; avevano un'aria sempre affamata*. E aggiungono: «Sentivamo spesso litigare; poi un giorno abbiamo visto Anna con un occhio gonfio, segni sul viso e sul collo; il marito l'aveva picchiata*. Ben presto si scopre che la vera vittima della violenza è la piccola Laura. Si parla di cicatrici sulle guance, sul capo, di graffi sul viso, sul collo, di lividi sul corpo. «D'estate faceva impressione — aggiungono i conoscenti — con i vestitini sema maniche e tutte le braccia coperte di lividi; sulle cicatrici del capo non le cresceranno neppure più i capelli*. Alcuni mesi fa, del triste caso umano si era occupato il Tribunale dei minori, disponendo l'affidamento della bimba alla nonna materna, ma il breve periodo di serenità era durato poco; dopo appena un mese, i genitori erano andati a riprenderla e per Laura l'inferno è ricominciato. Tra i «si dice», mormorati a mezza voce da vicini e conoscenti, si intuisce che forse la fanciulla non era vittima soltanto del padre. L'unico dato certo è che miseria e emarginazione hanno ancora una volta segnato in modo irreversibile il destino di una bambina. «Era invidiosa dei no¬ stri figli — dicono le vicine —, a volte li picchiava, altre cercava di farci litigare con loro. Una bimba strana, poveretta, diversa, e forse lo sarà per sempre*. Ora, probabilmente, i cinque piccoli verranno affidati a un istituto. -A-L'altra sera tre giovani hanno forzato le sbarre del passaggio a livello della linea ferroviaria Torino-Pinerolo al decimo chilometro, in regione Chisola, nei pressi di Candiolo. Il passaggio a livello è attualmente chiuso perché la strada è interrotta. Il casellante. Salvatore Di Bitonto, messo in allarme dalla cabina di controllo, è ac¬ corso sul posto: c'erano due auto e tre giovani che cercavano di far partire una delle due auto ma non ci riuscivano. Il casellante li affrontava ma uno di essi lo minacciava con la pistola dicendogli di allontanarsi altrimenti gli avrebbe sparato. Il Di Bitonto è corso a telefonare ai carabinieri i quali giunti sul posto hanno trovato una delle due auto abbandonate dai malviventi. L'auto risulta rubata. Il casellante ha dichiarato ai militi di aver visto sull'auto alcuni prosciutti, forme di formaggio e altro, merce che i giovani hanno trasbordato prima di darsi alla fuga. Cosimo Stimma, arrestato Lu Richiuti è bib

Persone citate: Anna Ricchiuti, Cosimo Stimma, Cosimo Summa, Di Bitonto, Laura Ricchiuti, Mineccia, Salvatore Di Bitonto

Luoghi citati: Candiolo, Pinerolo, Torino