Reagan rassicura Schmidt «Con i sovietici negoziati»

Reagan rassicura Schmidt «Con i sovietici negoziati» «Non chiuderò la porta in faccia alla distensione» Reagan rassicura Schmidt «Con i sovietici negoziati» Il presidente eletto ha incontrato anche Carter, che lo ha elogiato per il suo «atteggiamento costruttivo» -.«In gennaio sarà una transizione facileedeffiri^^ Casa Bianca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Nel suo primo incontro con un leader straniero, il presidente eletto Reagan ha assicurato al Cancelliere tedesco Schmidt che «non chiuderà la porta in faccia alla distensione». «Intendiamo adottare una politica di negoziato, non di confronto con l'TJrss» gli ha detto; «ma di negoziato da una posizione di forza, non di debolezza». Sotto la sua presidenza, ha aggiunto, «gli Stati Uniti si aspettano l'adesione dell'Europa a questa linea». L'incontro tra Reagan e Schmidt è avvenuto giovedì sera, dopo che il Cancelliere tedesco si era congedato dal presidente Carter alla Casa Bianca. Si è svolto in un'atmosfera di estremo riserbo, come l'etichetta stabilisce in questi casi. Ma l'ex governatore della California sembra aver incontrato la simpatta dell'ospite, a differenza di quanto era successo con Carter. Reagan e Schmidt hanno discusso per un 'ora, e in seguito il Cancelliere ha avuto un intenso colloquio anche con i futuri consiglieri della Casa Bianca. Ai giornalisti, Schmidt ha dichiarato scherzosamente che Reagan «si era trovato subito d'accordo sul migliore tabacco per la mia pipa». Afa non ha celato né la serietà né la vastità delle consultazioni. I due uomini politici hanno passato rapidamente in rassegna i principali problemi poli- ttei ed economici internazionali, in particolare il Golfo Persico, il Salt 2, la Polonia, e il rapporto marco-dollaro. Hanno individuato «un notevole ambito di convergenza». Il risultato più importante dell'incontro è che ha dissipato le reciproche paure. Schmidt, che parlava anche a nome dell'Europa, cercava chiarimenti sulla strategia militare di Reagan. Reagan voleva conoscere gli orientamenti degli alleati europei nei confronti dell'Urss. Trattandosi di una visita di cortesìa, non vi sono stati comunicati ufficiali. Tuttavia, il senso degli scambi d'opinione è divenuto egualmente pubblico. Il presidente eletto ha spiegato all'ospite di ritenere necessario un riarmo americano per trattenere l'Urss da «altre avventure» come l'invasione dell'Afghanistan, in vista anche dell'incerta situazione polacca. Ha messo in rilievo di non voler cancellare il trattato Salt 2 per la limitazione delle armi strategiche, ma di volerlo semplicemente negoziare, a sé o nell'ambito di un più ampio Salt 3. E ha indicato il principio a cui s'ispirerà: •Ritengo la pace indivisibile» ha detto «e perciò legherò ogni trattativa al comportamento generale dei sovietici». A sua volta, Schmidt ha detto che la Germania «e la maggioranza degli altri Paesi della Nato» sono pronti a sostenere un onere superiore all'attuale per la difesa comune. Ha aggiunto che una collaborazione alla difesa del Golfo Persico può concretarsi solo con il rafforzamento delle nazioni dell'Alleanza con esso confinanti, come la Grecia e la Turchia, o con iniziative individuali, come l'invio di unità navali da guerra nel Mare Arabico da parte della Francia e dell'Inghilterra. Prima dell'incontro con il Cancelliere, Reagan si era recato alla Casa Bianca per incontrare Carter. L'ex governatore, a Washington per tutta la settimana per impostare lo scambio delle consegne, era accompagnato dalla consorte. Si è trattato in gran parte di una formalità. L'inizio è stato imbarazzante. Il presidente eletto è arrivato con un minuto di anticipo e ha trovato solo un usciere ad attenderlo. Il presidente in. carica è giunto di corsa con un minuto di ritardo, ed è stato salutato da applausi e amichevoli risate. Scortati dai loro consiglieri, dopo le fotografie di prammatica, i due uomini si sono ritirati nel famoso studio ovale. Gli argomenti principali delle consultazioni sono stati la vicenda degli ostaggi a Teheran e i negoziati sui palestinesi tra Israele ed Egitto. Nella breve conferenza stampa, Carter, che durante la campagna elettorale aveva rivolto pesantissime accuse all'avversario, lo ha elogiato «per il suo atteggiamento costruttivo». «Abbiamo avuto un ottimo colloquio, ha dichiarato, e ci vedremo spesso anche dopo il suo ingresso alla Casa Bianca». «Vogliamo precisare entrambi — ha concluso — che sino al 20 gennaio io sono sempre in carica». «Non avrei potuto ottenere ragguagli più particolareggiati — ha detto Reagan —. Il presidente è stato molto cortese. Sarà una transizione facile ed efficiente ». e. c.