Secoli di baruffe per un bosco donato dal capitano di ventura

Secoli di baruffe per un bosco donato dal capitano di ventura Fra due villaggi, nel centro della Sardegna Secoli di baruffe per un bosco donato dal capitano di ventura CAGLIARI — Da secoli due villaggi della Sardegna centrale — Sadali e Seulo — sono in «guerra» per il possesso di un bosco e soltanto ora sembra vedersi uno spiraglio per la soluzione della vicenda. La zona è ricca di vegetazione d'alto fusto e macchia mediterranea e In passato, per la sua utilizzazione, gli abitanti dei due paesi sono stati spesso coinvolti in dispute. I due sindaci Lello Puddu (Seulo) comunista e Gianfranco Sarais (Sadali) democristiano, hanno deciso di trovare un accordo che ponga fine, una volta per tutte, a polemiche e discordie. Il bosco serve per il legnatico durante l'inverno e gli stessi pastori spesso portano il loro bestiame a pascolarvi. Non esiste un confine preciso tra i territori dei due comuni ed è per questo che le due parti si seno spesso accusate 1 eciprocamente di sconfinamenti o hanno rivendicato il possesso delle zone contese. L'origine della diatriba af¬ fonda le radici in un passato lontano quando un capitano di ventura donò a Seulo una vasta zona al confine tra il •Borgo di Sadali e le rovine della città di Ticcu, distrutta dai pisani. A Seulo sostengono che il lascito comprendeva tutta la zona detta di Narbonionniga, circa 110 ettari di foresta ricca di selvaggina Per mettere fine alla polemica Lello Puddu ha intenzione di proporre alla controparte una permuta definita vantaggiosa per Sadali: •Catastalmente Narbonionniga — sostiene Paolo Meloni, geometra —appartiene a Sadali; nel partiiario catastale si legge però in contestazione col comune di Seulo. Sadali paga anche le tasse per il diritto di proprietà': A Sadali è opinione diffusa che il capitano di ventura lasciò sicuramente delle terre a Seulo, ma poco più di 30 ettari e che con la «legge delle chiudende» (e rìsale al secolo scorso) furono comunque rivisti i confini e fissati lungo il fiume Narbonionniga. «Non abbiamo alcuna intenzione di fomentare altri contrasti — sostiene il sindaco Gianfranco Sarais — anche noi vogliamo definire quanto prima la questione perché prima o poi scoppierebbero disordini fra le genti di campagna». Tutta la zona al confine dei due paesi è particolarmente suggestiva ed ha offerto lo spunto alla Pro Loco di Sadali per sviluppare iniziative turistiche. Molti giovani sono mobilitati in questo senso e stanno tentando di costituire una cooperativa incoraggiati anche dal nuovo parroco don Alessandro Loi. Anche a Seulo però non sono insensibili al problema turìstico e nelle vicinanze di una zona ricca di grotte sorgerà un albergo. «Un qualsiasi discorso turistico — afferma Claudio Meloni, presidente della Pro Loco di Sadali — non avrebbe significato se continuasse questo stato di belligeranza tra i due paesi-. m. g.

Persone citate: Alessandro Loi, Claudio Meloni, Gianfranco Sarais, Lello Puddu, Paolo Meloni