Al gruppo Eridania il controllo del primo zuccherificio francese di Marco Borsa

Al gruppo Eridania il controllo del primo zuccherificio francese Con l'acquisto della «Beghin Say», nasce un vero e proprio colosso europeo Al gruppo Eridania il controllo del primo zuccherificio francese MILANO — Una nuova concentrazione a livello europeo si sta profilando nel campo dello zucchero se risulteranno pienamente confermate le notizie dell'acquisto da parte dell'Eridania, la più grossa società saccarifera italiana, del controllo della Beghin Say, il maggior produttore francese. Secondo la stampa parigina l'operazione sarebbe già avvenuta con il passaggio agli italiani di ben il 99 per cento delle azioni Beghin rilevate sia dagli azionisti belgi e inglesi (che con l'Eridania tenevano la metà del vecchio sindacato di controllo) sia dalla famiglia Beghin, titolare dell'altra metà del sindacato. Alla Borsa di Parigi, tuttavia, la notizia del passaggio veniva smentita mentre in Italia un funzionario del gruppo Perruzzi, maggiore azionista dell'Eridania, interpellato in assenza di Raul Gardini, membro della famiglia Ferruzzi e responsabile di tutto il settore alimentare del gruppo, confermava in parte l'operazione, sostenendo tuttavia che l'Eridania si limiterebbe a rilevare la maggioranza relativa acquistando i pacchi in mani inglesi e belghe. L'operazione, se realizzata, porterebbe alla nascita di un vero colosso nel campo alimentare con un fatturato complessivo superiore ai 1500 miliardi (420 miliardi l'Eridania e 1100 miliardi il gruppo Beghin) concentrato per quattro quinti nel settore sac- carifero dove assumerebbe l'incontrastata leadership europea. Con una posizione praticamente monopolistica sia sul mercato francese dove il gruppo Beghin controlla il 30 per cento della produzione nazionale di 40 milioni di quintali sia su quello italiano dove l'Eridania rappresenta il 35 per cento della produzione nazionale di 18-20 milioni di quintali, il nuovo raggruppamento potrebbe incontrare qualche ostacolo in sede Cee dove gli zuccherieri furono già messi sotto inchiesta con l'accusa di violazione delle di¬ sposizioni antimonopolistiche della Comunità. In Francia, la scalata italiana alla Beghin ha già suscitato, secondo la stampa parigina, qualche reazione di protesta. In seguito a contrasti, infatti, che sarebbero sorti fra il presidente del gruppo francese, Jean-Marc Vernes e i dirigenti del gruppo EridaniaFerruzzi, alcuni azionisti di minoranza della Beghin avrebbero deciso di rivolgersi al governo per bloccare l'operazione. Il governo però si sarebbe limitato a proporre un intervento amichevole presso il governo italiano per non trovarsi in contrasto con le norme comunitarie che hanno liberalizzato gli investimenti di un partner Cee in Francia. L'intervento presso il governo italiano, comunque, qualora avvenisse, non pare destinato ad avere alcun esito sia perché a Roma possono giustamente obiettare che tali operazioni vanno nei due sensi (quest'anno per esempio la francese Saint Gobain ha acquistato una importante partecipazione nell'Olivetti) sia perché gli zuccherieri hanno sempre ricevuto a Roma un trattamento partico¬ larmente benevolo. Le condizioni di monopolio in cui l'Eridania esercita la propria attività non hanno mai suscitato il minimo ostacolo in sede governativa dove anzi i prezzi dello zucchero vengono fissati periodicamente in base ai calcoli presentati dai principali produttori, primo fra tutti l'Eridania. Insieme al cemento, infatti, lo zucchero è uno dei generi il cui prezzo, amministrato dal Cip (comitato interministeriale prezzi), non è mai stato congelato e subisce costanti e tempestivi aumenti indipendentemente dall'andamento della produzione. Negli ultimi due anni il prezzo Cip dello zucchero è infatti salito da 59 mila lire a 77 mila lire al quintale nonostante sia l'anno scorso che soprattutto quest'anno la produzione sia andata a gonfie vele (quest'anno si è raggiunto il record di un tenore di zucchero nelle bietole del 16 per cento). Galvanizzati dalle buone notizie sui raccolti e dai programmi di espansione dell'Eridania, gli investitori hanno cominciato a comprare insistentemente i titoli del gruppo Ferruzzi-Eridania in Borsa (il titolo Eridania è raddoppiato nel giro di un paio di mesi) estendendo gli acquisti anche alla Sermide, un piccolo zuccherificio che potrebbe, secondo voci non controllate, entrare anch'esso nell'orbita dei Ferruzzi. Marco Borsa

Persone citate: Beghin, Ferruzzi, Raul Gardini

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Parigi, Roma, Sermide