Dimenticata da due anni al tribunale di Torino una inchiesta sul gasolio di Claudio Cerasuolo

Dimenticata da due anni al tribunale di Torino una inchiesta sul gasolio Non ancora fissata la data del processo Dimenticata da due anni al tribunale di Torino una inchiesta sul gasolio TORINO — A più di due anni di distanza dall'ordinanza di rinvio a giudizio il fascicolo del procedimento contro il primo petroliere finito sotto inchiesta dei giudici torinesi dorme nella cancelleria centrale del tribunale. Luigi e Sergio Masnata, 64 e 34 anni, padre e figlio, amministratore e socio della «General Oli Company» di Le Ini, Giuseppe Cernusco, 42 anni, titolare di una omonima ditta a Settimo Torinese, in via Mazzini 2 e Carlo Baldacci, corso Montecucco 144, sono stati rinviati a giudizio nel lontano settembre del '78 dal giudice istruttore Griffey, uno dei cinque magistrati che attualmente indagano sullo scandalo dei petroli. La «General Oli Company» aveva un deposito «Sif» (Schiavo imposta di fabbricazione) dove teoricamente sarebbe dovuta avvenire la trasformazione dal greggio al gasolio da riscaldamento che all'epoca pagava un'imposta fiscale di 0.50 lire il chilo (i reati contestati ai Masnata risalgono al '74). Il gasolio da autotrazione pagava all'epoca un'imposta di 59,76 lire il chilogrammo. Secondo quanto ha potuto stabilire 11 giudice Griffey, Masnata e Cernusco avrebbero finto di consegnare gasolio di riscaldamento a destinatari inesistenti, vendendolo invece, dopo averlo decolorato, come gasolio da autotrazione, con un guadagno netto di 59 e 26 lire al chilogrammo. Sul migliaio di certificati di provenienza dalla «General Oli Company» e dalla ditta di Cernusco a Settimo soltanto pochissimi erano indirizzati ad un acquirente reale. Secondo i calcoli del magistrato la frode fiscale ammontava a mezzo miliardo circa, che corrisponde ad una cifra decisamente maggiore, tenuto conto della svalutazione. L'indagine sui Masnata era il primo filone della vasta Indagine del giudice Griffey che poi ha dato erigine a tutte le altre istruttorie, come quella contro 1 latitanti Chiabotti della «Isomar» di Sant'Ambrogio. Non sarà inutile ricordare che anche la «General Oil Company» di Leinl era sotto il controllo del funzionario infedele dell'TJtif Enrico Ferlito, latitante. I fatti contestati ai Masnata e a Cernusco (Baldacci è imputato solo di falsa testimonianza, per aver aiutato i complici a eludere le indagini della Guardia di Finanza) risalivano al '74 mentre la parte più cospicua dell'istruttoria è su reati commessi fino al '76. Proprio per evitare che le frodi commesse dai Masnata e da Cernusco andassero in prescrizione, Griffey ha operato uno stralcio e rinviato a giudizio i quattro imputati davanti al tribunale. Un intento lodevole che non è stato premiato da altrettanta sollecitudine da parte del tribunale. Il processo è assegnato alla terza sezione penale ma non è ancora iscritto a ruolo. Il che, tradotto in parole semplici, vuol dire che il processo si celebrerà non prima del prossimo autunno, cioè tra un anno. Tenuto conto che gli imputati ricorreranno in appello e in Cassazione si può essere quasi certi che le frodi da loro commesse resteranno impunite. C'è da augurarsi che il rinvio a giudizio di Vaudano contro 33 imputati della scorsa settimana non faccia la stessa fine. Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Cernusco, Settimo Torinese, Torino