Governo appoggia Bisaglia di Luca Giurato

Governo appoggia Bisaglia Governo appoggia Bisaglia (Segue dalla l'pagina) no ancora proporre*. H psi non rilascia dunque cambiali in bianco: è per la governabilità, ma non ad ogni costo. Longo è stato molto esplicito: .Non si possono processare i ministri così come nessun altro cittadino sulla base di appunti di dubbia provenienza e di incerta origine. Forlani sa che può contare sul nostro pieno appoggio nel momento in cui opera per bonificare a tutti i livelli le strutture dell'amministrazione e per ridare dignità e credibilità alla classe dirigente politica, militare e burocratica*. Al leader del psdi è stato chiesto un giudizio sulla posizione di Andreotti (Casardi e la sorella di Pecoroni hanno detto che «sapeva») e sulle accuse di Pisano a Bisaglia. « Nei confronti di AndreotU il mio giudizio era e rimane politico. Su Bisaglia attendo le decisioni del giurì d'onore*. Anche per il psdi, dunque, niente cambiali in bianco. Identico discorso vale per i repubblicani, la cui linea è stata spiegata con chiarezza da Spadolini nel dibattito al Senato. Venti giorni, dunque, di «giudizio sospeso» per il governo Forlani; poi, cosi almeno si spera, il «momento delle verità». I commissari nominati da Fanfani sono già al lavoro. Il giuri d'onore è presieduto dal vicepresidente del Senato Ferlasco (psi); ne fanno parte il presidente della giunta per l'immunità Venanzi (pei), il presidente della Commissione giustizia De Carolis (de), il senatore Filetti (msi), il senatore Malagodi (pli). La relazione verrà consegnata a Fanfani e il presidente la leggerà all'assemblea. Non ci sarà un dibattito. In attesa del «grande giorno», Bisaglia e Pisano continuano 11 loro «duello» a distanza. Il senatore del msi afferma che l'originale della lettera di Pecorelli da lui letta è In mani sicure: l'avrebbe uno degli avvocati della famiglia Pecorelli o la sorella del giornalista assassinato. Bisaglia ha rilasciato un'intervista al «TG2», nella quale lascia capire che dietro Pisano può esserci qualche «padrino» politico, della de o di un altro partito. •L'attacco ha assunto dimensioni tali che certamente mi pongo la domanda del disegno politico —ha dichiarato il ministro dell'Industria — penso sia diretto, l'attacco politico, per ciò che io rappresento con la de e nella de». E' una questione interna, di lotta tra gruppi de? .Io — risponde Bisaglia — a questo punto ho delle impressioni. Non dò giudizi perché non intendo mettermi sul piano del senatore Pisano. Mi faccio delle domande. Raccolgo le dichiarazioni che sento, che ho ascoltato al Senato, che ho sentito da esponenti politici fuori dall'aula. Sono domande che mi faccio e sono domanche che, quando queste non saranno più impressioni ma certezze, farò». Tutto il mondo politico si pone le domande di Bisaglia e dei suoi interlocutori, per ragioni e con obiettivi a volte vicini, a volte lontani da quelli del ministro dell'Industria. Il suo partito, la de, ha ieri deciso di appoggiare sino in fondo Forlani nella linea della verità e, contemporaneamente, di confermare l'elezione del presidente al Consiglio nazionale del 27 prossimo. Sul nome, c'è però incertezza assoluta. La candidatura Andreotti (sulla quale è caduta la nuova «tegola» del Sid) incontra sempre nuove difficoltà interne. Il negoziato di Piccoli tra le «due anime» del partito va avanti, ma gli ostacoli sono grossi. Evangelisti si dice convinto che Andreotti sarà eletto e in quel momento chi ha soffiato sugli scandali smetterà di farlo. De Mita è più scettico e si prepara a tornare all'opposizione. Non si esclude una conferma di Forlani. Dunque, un nuovo congelamento. Luca Giurato

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