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In Polonia si prepara già la resistenza ai sovietici? La Cia «non esclude» un intervento armato In Polonia si prepara già la resistenza ai sovietici? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — In un rapporto segreto al Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, la Cia afferma che se l'Urss invadesse la Polonia dovrebbe spiegare oltre 300 mila uomini, il triplo delle forze usate in Afghanistan. La Cia precisa che «non vi sono segni inequivocabili* di un imminente intervento armato sovietico in territorio polacco, ma «non ritiene di poterlo escludere*. Rivela che in previsione di un attacco russo «piccofi gruppi polacchi stanno organizzando la resistenza*, e che «con ogni probabilità reparti dell'esercito combatterebbero contro l'invasore*. Sottolinea però che il ministero della Difesa polacco «non ha preparato alcun piano di emergenza*. L'esistenza del rapporto è trapelata mentre all'Onu, per la seconda volta quest'anno, l'Assemblea generale approvava a stragrande maggioranza una mozione per il ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan. La mozione è passata con 111 voti contro 22, rispetto ai 104 contro 18 dello scorso gennaio. E' stata presentata da un gruppo di 42 Paesi del Terzo Mondo, e come quella precedente non nomina l'Urss, ma parla di «un immediato ritiro di tutte le forze straniere dal territorio afghano*. A differenza dell'altra, tuttavia, incarica il segretario dell'Onu, Waldheim, di •nominare un suo rappre¬ sentante, che cerchi una soluzione politica della crisi*. La soluzione, dice il testo approvato, deve contenere •garanzie di sicurezza anche per tutti gli Stati confinanti*. Il tempo trascorso sembra aver rafforzato l'opposizione all'Urss: nella votazione, le astensioni sono scese da 18 a 12. La presentazione del rapporto, avvenuta mercoledì, alla vigilia delle visite alla Casa Bianca del Cancelliere tedesco, Schmidt, e del presidente americano eletto, Reagan, e nel contesto di una situazione in Polonia sempre tesa, ha fatto temere che la Cia avesse scoperto movimenti di truppe sovietiche ai confini polacchi. Ma queste voci sono state smentite. Un portavoce ha spiegato che il rapporto era in preparazione da alcune settimane, e costituisce essenzialmente una messa a punto dele. c. (Continua a pagina 2 In quarta colonna)