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Una radiografia svelerà se l'uccisa è Michaela Il cadavere sulle alture di Chiavari Una radiografia svelerà se l'uccisa è Michaela CHIAVARI — E' molto probabile che i resti umani bruciati e avvolti in carta da giornale, rinvenuti domenica, in un bidone dei rifiuti, sulle alture di Moconesi, non siano di Michaela Gerke, la quattordicenne tedesca presumibilmente uccisa coi genitori, nel giugno scorso, dal connazionale Rolf Meixner. Un primo esame dei medici legali avrebbe infatti stabilito che le ossa sarebbero state bruciate in epoca recente (quando Meixner era in fuga sullo yacht rubato ai Gerke, braccato dalle polizie italiana, tedesca, francese e spagnola) e comunque apparterrebbero a una donna di trenta-quarant'anni. D prof. Umberto Vaccaro, perito settore di Chiavari, ha spiegato comunque che, nella migliore delle ipotesi, occorrerebbero almeno sessanta giorni per compiere analisi più accurate e formulare, in linea di massima, una ipotesi attendibile sulla data della morte e su quella, successiva, della tentata cremazione. Un elemento di chiarezza potrebbe comunque venire nei prossimi giorni, quando, arriveranno dalla Germania una serie di radiografie dentali di Michaela. Tra le spoglie rinvenute nel bidone c'è infatti, in buono stato di conservazione, una mandibola. Il confronto diretto, in un caso del genere, non dovrebbe ingannare. Gli inquirenti, pur essendo sicuri che Meixner sia l'autore del triplice omicidio (compiuto al fine di impadronirsi del denaro, dei documenti, e del panfilo), non hanno ancora chiarito in che modo egli abbia soppresso la famiglia. S'era supposto che il criminale avesse ucciso e gettato in mare al largo di Chiavari i cadaveri dei due genitori, e due o tre giorni dopo, condotta a terra Michaela, l'avesse trucidata e seppellita nei pressi del camping «Al mare», dove i Gerke e Rolf Meixner avevano preso alloggio e si erano conosciuti. Erano state allora compiute numerose battute «a tappeto» in tutta la boscaglia dell'Appennino ligure e spezzino: si sperava di trovare tracce di Michaela. Di qui il possibile nesso fra la strage del giugno scorso e il ritrovamento di pochi giorni fa.