«La lotta agli evasori è una questione morale»
«La lotta agli evasori è una questione morale» Il ministro Reviglio alla Direzione del psi «La lotta agli evasori è una questione morale» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — 'Vicende come quella della scandalosa frode del petrolio minano le fondamenta dello Stato democratico*. E' uno dei passaggi più significativi dell'intervento, ricco di toni assai aspri, letto dal ministro delle Finanze RevigUo alla direzione del psi. La lotta all'evasione fiscale come questione morale, è il senso che pervade il documento approvato dopo una lunga riunione e illustrato dal capogruppo Labriola. E questo per due ordini di motivi: da una parte le frodi danneggiano in misura gravissima l'intera economia, creando un'insopportabile disparità tra imprese che assolvono correttamente il dovere contributivo e quelle che si mantengono fuori dalla legge, diventa intollerabile la disuguaglianza tra coloro che pagano regolarmente le tasse e chi invece le aggira. Nessun velo, quindi, sullo scandalo -che anche questa volta coinvolge altissimi gradi dell'amministrazione, con la conseguenza di alimentare ulteriore sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni*. Secondo i socialisti, vanno ricercate le responsabilità politiche, ma non vanno nascosti i risultati conseguiti contro la criminalità economica. Ed è stato unanime l'appoggio all'azione avviata dal ministro delle Finanze Reviglio, «/in dal primo governo Cossiga*. I socialisti, sostiene il documento, hanno tentato così di ridare limpidezza ad un ambiente «in cui le degenerazioni del potere clientelare avevano creato ampi spazi per possibili corruzioni*. Tra il fisco e il cittadino è in piedi il tentativo di instaurare un rapporto trasparente, ovvero il controllo sociale sull'operato dell'amministrazione. Oltre ad elencare i provvedimenti fin qui adottati da Reviglio (la ricevuta fiscale per numerose categorie, provvedimenti per combattere la fuga di capitali all'estero ecc.); e che hanno consentito nel 1980 di recuperare 3000 miliardi di imposte evase, la direzione socialista sollecita le forze politiche della maggioranza ad un'azione ancora più incisiva: dalla sollecitazione dell'approvazione del disegno di legge già noto come «manette agli evasori*, ma che trova forti resistenze soprattutto in alcuni settori, anche in seno alla de, pene più severe per i pubblici ufficiali che si macchino di crimini fiscali, di corruzione, di estorsione. Una critica ai governi degli ultimi anni «per i ritardi con cui si è lasciato colpevolmente degenerare il tessuto della pubblica amministrazione*. La vera novità consiste nella proposta, in tempi brevi, di un provvedimento di riforma del sistema impositivo per i prodotti petroliferi: « Jn particolare appare necessario eliminare le agevolazioni fiscali per particolari attività economiche, sostituendole con benefici riservati alle relative categorie produttive*. In altre parole è urgente una riconsiderazione di tutto il sistema legislativo in materia di prodotti petroliferi, che appare disorganico e genera situazioni ad elevatissimo rischio di frodi fiscali e di difficile controllo. I socialisti sono intenzionati ad incalzare il governo sull'intera materia fiscale e disposizioni in questa direzione sono già state date ai parlamentari: una rapida emanazione dei provvedimenti con cui si definiscono le modalità di scelta, anno per anno, dei contribuenti da sottoporre a verifica ed accertamento; la nomina, in tempi rapidi, dei superispettori (una misura che ha trovato forti resistenze dell'apparato burocratico e in alcune forze politiche); un miglioramento delle dogane per contrastare i comportamenti criminosi.
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