Sarà Forlani a riferire su petroli e dossier Sid di Luca Giurato

Sarà Forlani a riferire su petroli e dossier Sid Inattesa decisione per il dibattito di oggi in Senato Sarà Forlani a riferire su petroli e dossier Sid Prima aveva delegato i ministri Lagorio (Difesa) e Sarti (Giustizia) - Il presidente del Consiglio ha scelto «la linea della verità» - Craxi: governabilità, ma non a qualunque costo - Spadolini: «I partiti devono essere case di vetro» ROMA — Dopo un incontro con Rognoni, Sarti e Lagorio, 11 presidente del Consiglio ha deciso di prendere personalmente la parola nel dibattito che si apre oggi al Senato sulla vicenda Sid-Pecorelli. Sino a ieri mattina, Forlani aveva delegato i ministri della Giustizia e della Difesa a rispondere alla valanga di interrogazioni e interpellanze sullo scandalo che ha aperto sospetti e continue polemiche nella maggioranza. Nel pomeriggio, dopo l'incontro a quattro a Palazzo Chigi, Lagorio ha comunicato la novità, senza spiegarne i motivi e i retroscena. Non ha escluso un suo discorso e un altro di Sarti. «Si tratta di stabilire, e lo deciderà lo stesso Forlani — ha dichiarato Lagorio — se sia più giusto che il discorso dì Forlani sia appesantito da riferimenti particolari, o se sia più opportuno che questi particolari vengano forniti all'assemblea del Senato dai ministri del settore*. Perché il presidente del Consiglio ha deciso di riservarsi il ruolo di «prim'attore» nel rapporto del governo sulla morte del giornalista Pecorel11 e sui torbidi, misteriosi retroscena? E perché Forlani deciderà solo all'ultimo momento se far parlare due dei suoi ministri più prestigiosi, socialista quello della Difesa, democristiano 11 Guardasigilli? A queste domande, che hanno dominato l'intera giornata politica, non c'è nessuna risposta sicura ed attendibile. Palazzo Chigi si limita a confermare scelte e decisioni già note: «La nostra non sarà la linea né del segreto né degli omissis. Sarà la linea della verità». Un «excursus» in autorevoli sedi di ministeri e di partiti e si assiste, però, a un dibattito sulla questione morale che, comunque lo si giri, ha tutta l'aria di voler isolare la de ed i suoi rappresentanti al governo. Gli esempi sono numerosi; non vengono solo dall'opposizione; vengono soprattutto dall'interno della maggioranza. Alla direzione del psi, presenti tutti i ministri socialisti, Craxi, Reviglio, Labriola e altri oratori hanno fatto chiaramente capire che il psi ha assunto con gli elettori un impegno per assicurare la governabilità, ma non a qualunque costo. Craxi punta a far assumere al psi la «governabilità morale» del Paese. Il leader socialista ha sottolineato la volontà del psi a 'Contribuire ad azioni e iniziative efficaci di buon governo che, di fronte all'emergere e al moltiplicarsi di gravissimi episodi, debbono essere condotte con efficacia,. Lagorio è intervenuto in Direzione proprio sullo scandalo Sid-Pecorelli. Non sappiamo se Forlani era informato dell'intervento. Sappiamo quello che il ministro della Difesa ha detto: 'E'vero che i magistrati hanno solo delle fotocopie senza garanzie di autenticità, ma la prova della verità è possibile. Già al Senato si può cominciare. Intanto, c'è da dire che è incredibile che documenti così esplosivi siano rimasti inabissati per tanto tempo in tribunale, nonostante la presenza di un assassinio*. «Va poi detto — ha continuato senza mezzi termini Lagorio — che il Sid aveva scoperto nel '74-75 grosse distorsioni di alcuni vertici della Guardia di Finanza. Ciononostante non ci fu nessun seguito. Fu il Sid a seppellire l'affare. Sarebbe bastata una denuncia e il successivo grande scandalo dei petroli poteva essere evitato*. Lagorio non lo dice ma il senso dell'intervento è questo: perché Moro e Forlani, allora presidente del Consiglio e ministro della Difesa, non hanno denunciato? Il capo dei deputati socialisti, Labriola, si è assunto il ruolo di oratore ufficiale sull'emergenza morale. Alla sua arringa, ha subito replicato il ministro de Antonio Gava; la replica è puntigliosa soprattutto in riferimento al punto in cui Labriola accenna all'esistenza di forze che mirano alle elezioni anticipate. «Non credo, non credo proprio che qualcuno possa nutrire questo disegno*, precisa Gava. Per l'emergenza morale, i repubblicani non intendono stare dietro nessuno. Ieri, è stato annunciato che «deputati e senatori del pri depositeranno presso la presidenza dei due gruppi della Camera e del Senato, che la terranno a disposizione di ogni richiedente, copia integrale delle dichiarazioni dei redditi di ognuno dei parlamentari re¬ pubblicani e delle loro mogli. Tutti i parlamentari del pri si impegnano a ripresentare copia di tale documento in ogni anno successivo*. Il leader repubblicano Spadolini ha cosi commentato l'iniziativa: «Afdi come oggi il prestigio della classe politica è stato così basso, mai come oggi scandali e scandalismi hanno formato una miscela pericolosa per il futuro della democrazia. Siamo convinti, e non da ora, che i partiti debbano essere case di vetro*. La de tenta di reagire; deve però farlo con molta cautela per non creare altre difficoltà a Forlani. Per prima cosa. Piccoli cerca di risolvere il problema fondamentale della presidenza del partito. Oggi si incontra con Fanfara, grande oppositore di Andreotti. Luca Giurato

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